Mnc contro l’Anpi e la sinistra: «Le Foibe non sono cosa loro»
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Redazione  
10 Febbraio 2022
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Lo striscione

Mnc contro l’Anpi e la sinistra: «Le Foibe non sono cosa loro»

Il gesto nella notte della realtà della destra radicale

CASALE – Oggi, fra poche ore, Casale si dividerà per la celebrazione del Giorno del Ricordo. 

Da una parte la cerimoni istituzionale, nell’area verde intitolata a Norma Cossetto, dall’altra l’Anpi (con i partiti di sinistra che hanno dato la loro adesione), alla lapide di viale Giolitti.

Mnc contro l’Anpi e la sinistra: «Le Foibe non sono cosa loro»

Casale si divide per il Ricordo. L'Anpi organizza un'altra celebrazione

Contestata la partecipazione del Comitato 10 Febbraio all'evento del Comune. Alla 'contromanifestazione' hanno già aderito i partiti di sinistra

Proprio lì, nella notte, il gesto di Monferrato non Conforme, declinazione locale di CasaPound Italia.

Uno striscione apposto di fronte alla targa: ‘Anpi difende gli infoibatori titini. Vergogna!’ il testo, inequivocabile.

In mattinata, la realtà del mondo della destra radicale ha diffuso una nota: «Apprendiamo con sdegno e anche un po’ di disgusto che la sezione locale dell’Anpi e in generale i partiti della sinistra casalese hanno “criticato” l’impostazione della cerimonia organizzata dal Comune e dal Comitato 10 Febbraio e hanno deciso di organizzare un’altra celebrazione. A modo loro. Loro che fino a pochi anni fa negavano l’esistenza delle Foibe, loro che ancora oggi si arrogano il diritto di giustificare i misfatti dei partigiani titini ai danni di migliaia di italiani, di scagionare gli assassini dalla stella rossa che cacciarono di casa, perseguitarono e infoibarono i nostri connazionali colpevoli solo di essere italiani. Ebbene, costoro pretendono di celebrare come va a loro. Immaginiamo con la solita retorica e con il giustificazionismo che li ha contraddistinti in questi ultimi anni, da quando non è più stato possibile nemmeno per loro negare l’esistenza del massacro perpetrato a fine guerra in Istria Fiume e Dalmazia. Ci sentiamo indignati per tutto ciò. L’Anpi e la sinistra lascino in pace i nostri connazionali morti, sulla memoria dei quali hanno sputato per anni. Le Foibe non sono cosa loro: quantomeno, lo sono nella responsabilità, non lo devono essere nel ricordo».

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