Shadowban, la maledizione della visibilità ridotta
Chissà se è capitato anche a voi. Vi è stato un periodo in cui, sotto ai miei post su Instagram – social network in cui sono seguito da poco più di mille persone, meno di qualunque studente del ginnasio – sono apparsi molti commenti di ragazze californiane decisamente avvenenti. Da bravo italiano medio, come potete immaginare, ho controllato, anche con una certa meticolosità, i profili, alcuni ho cominciato a seguirli, con altri ho trascorso piacevoli momenti di soddisfazione per aver suscitato qualche interesse nei loro confronti.
Dopo qualche tempo, ho però realizzato che si trattava di una finzione. Quei profili Instagram erano infatti veri, ma i commenti pubblicati sotto alle mie foto erano finti, creati appositamente da software a cui avevano fatto ricorso per suscitare curiosità ed acquisire follower. Un piacevole inganno, certo, in cui nondimeno ero cascato. Unica consolazione: sapere che, se avessero continuato a usare trucchi di questo tipo, i loro account sarebbero stati presto colpiti dalla penalizzazione di Instagram, lo Shadowban ovvero la riduzione di visibilità dei loro contenuti nelle ricerche e nell’area Esplora del social network.
Magra Consolazione? Come si dice, puoi ingannare tutti per qualche tempo. Puoi ingannare qualcuno per sempre. Ma non puoi ingannare tutti per sempre. Anche perché, fra questi tutti, c’è l’algoritmo di Instagram.
Ecco alcuni strumenti indispensabili per operare professionalmente su Instagram e verificare, il prima possibile, se il proprio profilo è stato compito da qualche penalizzazione:
- Instagram Analytics, per analizzare i rendimenti di post e stories del proprio profilo Instagram a patto che si sia adottata la versione, ancorchè gratuita, Business. Sempre di più tali statistiche si possono consultare anche all’interno dell’interfaccia Creator Studio;
- Display Purposes e Tags Finder per individuare hashtag;
- Linktr.ee per creare una landing page dal “link in bio” ed inserire più inviti a consultare molteplici destinazioni, dal sito web alla Pagina Facebook;
- Social Blade come sopra, ma valido anche per osservare l’andamento di canali Youtube;
- Influencer Marketing Hub per studiare l’engagement rate di un profilo Instagram;
- Influence.co per cercare influencer (non solo Instagram) per Paese e per settore;
- Ninja Outreach come sopra, ma solo per Instagram.