Uccide il padre e brucia il cadavere: convalida del fermo
"Il ragazzo è molto provato, traumatizzato", spiega il suo legale. Forse un taglierino l'arma usata dal 23enne
Oggi il rinvio per un impedimento del perito
VERCELLI – Nuovo rinvio, dopo quello di gennaio, per l’udienza preliminare al tribunale di Vercelli nel procedimento nei confronti di Guglielmo Beccuti, il 23enne che nel mese di settembre del 2020 ha ucciso il padre Pietro (Paolo) dando poi fuoco al cadavere.
La causa del rinvio è stata, anche in questa circostanza, un’indisposizione del perito incaricato della cosiddetta perizia semestrale, una verifica della persistente pericolosità sociale del giovane (attualmente in una struttura idonea alla somministrazione delle cure di cui necessita) che al momento dell’omicidio – su questo non paiono esserci più dubbi – non era in grado di intendere e volere.
Uccide il padre e brucia il cadavere: convalida del fermo
"Il ragazzo è molto provato, traumatizzato", spiega il suo legale. Forse un taglierino l'arma usata dal 23enne
Nel corso della prossima udienza, fissata al 1° marzo, dopo l’escussione del perito, verrà disposto il rinvio a giudizio in corte d’assise a Novara. Impossibile il non luogo a procedere: trattandosi di un reato, omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela, astrattamente punibile con la pena dell’ergastolo, non potrà essere richiesto il rito abbreviato.