«Siamo sul ‘plateau’, ma i numeri sono ancora elevati»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Il quadro è sostanzialmente stabile, con le indicazioni emerse a inizio settimana che, di fatto, trovano conferma pur con qualche piccola variazione.
Lo sostiene Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «siamo sul plateau, possiamo ribadirlo con sufficiente certezza, anche se assistiamo a un’eccessiva variabilità e poi in generale i numeri sono ancora elevati. Per fortuna non ci sono conseguenze sui ‘casi gravi’, e cioè terapie intensive, ricoveri e decessi».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, l’Italia resta al comando (844 e solo più 0,4%), mentre Alessandria segue a 666 e meno 0,4%. Terzo posto per la Lombardia con 580 e aumento del 4%, chiude il Piemonte a 454 e incremento del 5%.
Per quanto riguarda invece i numeri assoluti, la nostra regione sale da 184504 a 19414 contagi settimanali, 910 in più e 2773 al giorno di media. «Traina come sempre Torino – aggiunge il professore – la cui percentuale si mantiene sempre intorno al 50%, mentre Alessandria incide sempre per il 14%. Purtroppo, ed è la notizia peggiore di questo aggiornamento, continua a salire il tasso di positività, che era all’8,8% e ora raggiunge il 9,6%».
Promosso, invece, il sistema sanitario, perché i ricoveri in terapia intensiva erano 23 e diventano 22, con indice di saturazione bassissimo, al 3,5%, e calano anche i decessi, da 31 a 25. «Crescono di poco i ricoveri ordinari, da 569 a 598, ma l’indice di occupazione si mantiene su cifre contenute, al di sotto del 9%».
Infine Alessandria, dove i contagi totali nella settimana scendono di 11 unità (da 2738 a 2727) con una media di 390 casi al giorno. «Ottime notizie sul fronte dei guariti – conclude Bianchi – ben 2466 in più rispetto a venerdì scorso, mentre i decessi erano 8 e diventano 5. Per effetto di questi dati, i nuovi positivi sono 256 in più e il totale ora è 4906. Di fatto siamo all’1,2% della popolazione. Prospettive? Serve cautela, soprattutto alla luce di quello che accadrà da oggi: è la fine burocratica dell’emergenza, ma il virus circola ancora».