Dairi, un anno di attività a Casale: un altro passo verso l’Irccs?
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Marco Bertoncini  
5 Aprile 2022
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14:42 Logo Newsguard
Sanità

Dairi, un anno di attività a Casale: un altro passo verso l’Irccs?

Bilanci e prospettive dalla realtà operativa al Santo Spirito

CASALE – Parata di autorità sanitarie questa mattina per l’evento di aggiornamento sulle attività del Dairi  (Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione) di Casale Monferrato, a un anno dalla sua operatività

I relatori, in rappresentanza di Asl e Ao, i due partner che ne costituiscono il motore, hanno sottolineato l’importanza della realtà del Dairi diretto da Antonio Maconi anche e soprattutto nel percorso verso il riconoscimento dell’Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico in patologie ambientali e mesotelioma), specialmente in luce del recentemente riconoscimento da parte della Regione Piemonte come infrastruttura di supporto regionale alla ricerca.

Nel Dairi operano a vario titolo 120 figure, una dozzina delle quali a Casale. Il lavoro è sinergico tra Azienda Ospedaliera di Alessandria e Asl di Alessandria. La sede monferrina vuole rendere il dipartimento un punto di riferimento per le patologie amianto-correlate. 

«Siamo qui oggi perchè il Dairi esiste – ha spiegato Luigi Vercellino, direttore generale Asl-Al – la realtà di una sperimentazione integrata tra noi e l’azienda ospedaliera. E questo rende il riconoscimento a Irccs più vicino».

«La presenza qui a Casale dell’ospedale di Alessandria è segno di sinergia – il commento di Valter Alpe, direttore generale Ao-Al – Lo strumento del Dairi è decollato, cresciuto, sta funzionando e ha posto radici».

Ad Alessandria, dal 2020 è nato il Centro Studi per le Patologie Ambientali coinvolgendo, oltre a personale di Asl e Ao, anche ‘nomi’ dell’Istituto Ramazzini di Bologna e del mondo universitario. A Casale hanno sede il Centro Sanitario Amianto e il Centro Documentazione Amianto e Patologie Amianto Correlate.

Sfumatura polemica dall’intervento del sindaco di Casale Federico Riboldi: «C’era un forte scetticismo, oggi che è una realtà tutti vogliono salire sul carro. Casale con l’Irccs va al riscatto sociale, ma serve una moratoria mondiale contro l’uso di amianto».

La biologa epidemiologa Marinella Bertolotti – responsabile del Centro Amianto e del Centro Studi Patologie Ambientali -coordina le aree di intervento e le collegate progettualità. Numerosi i progetti in corso. A Casale, nei locali dell’ex direzione sanitaria sopra l’ingresso principale dell’ospedale Santo Spirito si lavora a studi pilota, tavole rotonde. Sono stati arruolati 37 pazienti nello ‘Studio osservazionale registro clinico del mesotelioma’ per raccogliere dati epidemiologici e clinici su affetti da mesotelioma pleurico, solo per citare alcune delle iniziative comunicate quest’oggi. 

«A Casale abbiamo cercato di ripetere lo schema di Alessandria, ad esempio con i sei livelli di ricerca, indirizzandoci sul grande tema delle patologie asbesto correlate – ha spiegato il direttore del Dairi Antonio Maconi nelle conclusioni – Una risposta sul tema Irccs? Spetta alla Regione, ma avverrà entro il 31 dicembre, diversamente non si potrà accedere ai fondi Pnrr»

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