Zaffiro critico sulla vision di piazza Venezia: «Confrontiamoci»
Il segretario Pd contesta il dossier approvato in consiglio comunale e invita a un passo indietro
La replica del capogruppo della Lega in Consiglio al segretario dem casalese Johnny Zaffiro
CASALE – Negli scorsi giorni il segretario del Pd di Casale Johnny Zaffiro era stato critico nei confronti dell’amministrazione Riboldi con riferimento al dossier strategico di piazza Venezia redatto dalla giunta con l’archistar Alfonso Femia. Per replicare al dem interviene ora il capogruppo della Lega in consiglio comunale Alberto Drera, che ha appreso «con stupore
le affermazioni del segretario cittadino del Partito Democratico».
Quindi il contrattacco: «Quella zona della città è da almeno trent’anni che attende un grande intervento di riqualificazione ed è curioso che il Pd si interessi solo ora al futuro della piazza. In alcuni passaggi sembra che gli stessi non abbiano mai amministrato Casale Monferrato, è invece importante sottolineare come negli anni ci siano state diverse amministrazioni di quel colore politico e che tutte si sono comportate nello stesso modo nei confronti di quella zona: si sono disinteressate. Questa amministrazione contrariamente alle precedenti ha invece fin da subito percepito l’importanza di
riqualificarla e sta concretamente muovendo i primi passi nella direzione giusta, ovvero quella di offrire ai cittadini casalesi una zona fruibile e ricca di elementi di attrattività».
Zaffiro critico sulla vision di piazza Venezia: «Confrontiamoci»
Il segretario Pd contesta il dossier approvato in consiglio comunale e invita a un passo indietro
Anche la scelta di Femia aveva destato dubbi in Zaffiro, ma Drera rilancia: «Penso che per affermare che piazza Venezia sia senza progetti non si debba aver letto il dossier strategico. All’interno dello stesso, infatti, sono contenute tutte le idee che questa amministrazione ha per quella zona della nostra città. Riteniamo che piazza Venezia sia una priorità per Casale Monferrato e in virtù di questa convinzione abbiamo interpellato uno dei migliori architetti del panorama nazionale e non solo. Occorre sottolineare che lo studio Femia, però, non ha operato asetticamente, ma in collaborazione con gli uffici comunali che hanno seguito l’intero iter e continueranno a farlo anche nelle fasi successive.
Tutti i soggetti coinvolti sono stati in grado di tradurre in progetto le idee e la vision dell’amministrazione per quell’area. Le idee sono chiare e nel dossier strategico si può notare come ci si concentri prevalentemente su tre aspetti: portare il verde all’interno della città attraverso la creazione di un parco, creare una zona con parcheggi di qualità e costruire un edificio contenitore ad uso sportivo che consenta di utilizzare e vivere la piazza durante l’intera giornata, così da non rischiare di avere zone franche all’interno del territorio comunale. C’è un altro aspetto rilevante da sottolineare e su cui ci siamo concentrati fin dalla campagna elettorale: la connessione tra la parte storica della città e quella naturalistica. In questo progetto si percepisce chiaramente come il fiume venga posto in primo piano attraverso il collegamento con la piazza
per via di una passerella sospesa».
Il numero uno del Carroccio a Palazzo San Giorgio continua: «Riteniamo che dopo anni di abbandono quella zona debba tornare a splendere e a essere un polo di attrazione sia per i cittadini casalesi che per tutti i monferrini e credo che l’intera progettualità rispecchi a pieno i caratteri sottolineati. Sarà una piazza architettonicamente all’avanguardia e soprattutto con una grande presenza di verde, senza tralasciare la stazione di ricarica elettrica ultraveloce, che consentirà di
ricaricare le auto elettriche in tempi decisamente rapidi, incentivando così l’utilizzo delle stesse, che senza le infrastrutture adeguate rischierebbero di non essere attrattive. Per quanto riguarda i costi, non essendoci ancora un progetto esecutivo, difficile stimarli. Molto dipenderà dai materiali utilizzati e dalle decisioni puntuali che verranno prese successivamente,
sicuramente sarà un progetto ambizioso e se riusciremo a farlo finanziare con i bandi di rigenerazione
urbana sarà un successo per tutti, altrimenti si utilizzeranno risorse proprie».
E conclude: «Sono comunque fiducioso in merito alla possibilità di intercettare le risorse necessarie attraverso i bandi. Ultimamente abbiamo dimostrato di essere in grado di farlo e l’esempio più calzante può essere fornito dai bandi che ci siamo aggiudicati recentemente per il paraboloide e per la pista di atletica, anch’essi progetti fondamentali per la rinascita della città. Abbiamo idee chiare e ben definite e un passo alla volta le stiamo concretizzando, con l’obiettivo di rendere Casale Monferrato sempre più bella e attrattiva».