«In provincia i contagi calano a un ritmo sempre più elevato»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Bene il Piemonte, benissimo Alessandria. È la notizia migliore di un quadro generale che si conferma buono, nonostante qualche elemento da verificare nei prossimi giorni.
A sostenerlo è Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che nella consueta analisi evidenzia come «quasi tutti i parametri siano di fatto in costante calo e Alessandria, nello specifico, mostra una riduzione ancora più evidente a livello di contagi settimanali. Siamo oramai ai livelli minimi della quarta ondata».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti, l’Italia rimane in testa a quota 456 (calo percentuale del 18%), segue la Lombardia a 372 (meno 16%), poi il Piemonte (349 e meno 20%), infine Alessandria, che è a 339 e scende addirittura del 26%.
«A livello di numeri assoluti – aggiunge il professore – la regione passa da 18675 a 14913 contagi settimanali, quindi 3762 in meno e 2130 di media al giorno. Torino, che va molto bene, scende dal 52% al 49%, in termini di contributo, mentre Cuneo è stabile al 13% e noi, che ‘pesavamo’ per il 10%, ora siamo al 9%».
Rimane fermo al 10,9% il tasso di positività, mentre dal sistema sanitario arrivano riscontri piuttosto incoraggianti.
«I ricoveri ordinari – conferma Bianchi – scendono di 123 unità, da 735 a 612, con tasso di occupazione che è al 9% rispetto al precedente 10,8%. Le terapie intensive erano e rimangono 17, con indice di saturazione molto basso e pari al 2,7%, mentre i decessi sono in lieve crescita. Come sottolineato più volte, però, a questa voce esiste molta variabilità. Ma le 42 vittime complessive della settimana ci indicano chiaramente una cosa: i dati dei contagi sono sottostimati».
Chiusura come sempre dedicata ai numeri dell’Alessandrino: in provincia i contagi diminuiscono di ben 481 unità, da 1869 a 1388, per una media di 198 casi giornalieri. «Bene scendere sotto quota 200, per ritrovare numeri simili bisogna tornare a inizio marzo».