Difesa europea e conflitto ucraino. «Putin rivuole la Russia zarista»
Ospiti del comitato Casale, Europa al Balbo l?ammiraglio ed ex ministro della Difesa Giampaolo Di Paola (in presenza) e il professore Matteo Bressan (a distanza)
CASALE – Buona partecipazione di pubblico ieri sera al Balbo di Casale per la conferenza “La Difesa nell’Unione Europea” organizzata dal comitato Casale, Europa con, come relatori, l’ammiraglio ed ex ministro della Difesa Giampaolo Di Paola (in presenza) e il professore Matteo Bressan (a distanza).
A moderare l’incontro nell’aula magna Nicola Mossone, presidente del Comitato.
Diversi gli spunti di riflessione emersi nel corso dell’evento. «Siamo in una fase di competizione tra il mondo liberaldemocratico e quello autocratico, Putin ha rotto una situazione di ordine, non c’è dubbio nel dove siano le responsabilità» ha introdotto Di Paola. «Si avverte la necessità di un cambio di passo, una presa di coscienza della difesa d’Europa» ha proseguito Bressan il cui libro “Da Clausewitz a Putin: la guerra nel XXl secolo”, scritto con Giorgio Cuzzelli, era in vendita al termina della conferenza.
Netto Di Paola, sempre sul leader russo: «Dice cose non vere pro domo sua, il suo sogno è quello di ricreare l’impero russo, la Russia zarista dove l’Ucraina è il gioiello della corona. Sulla Nato, sono svedesi e finlandesi a chiedere liberamente e sovranamente di aderire, non può dire di aver agito per contrastare l’aggressività della Nato, dove l’Ucraina non aveva tra l’altro alcuna possibilità di entrare». «Ha fatto la sua scelta – ha incalzato Bressan – che ha rafforzato l’Europa e la Nato, allargandola. Non sarà facile in ogni caso per Mosca riallacciare i rapporti e la Repubblica Popolare Cinese trarrà vantaggio da una Russia isolata».
La pace non potrà essere dettata che da un solo soggetto: «Deve essere giusta e la possono definire solo gli ucraini, sono loro che stanno morendo» il commento dell’ammiraglio. Per il futuro, si guarda all’aumento della spesa militare per contare maggiormente nello scenario della Nato e dell’Europa, attraverso la responsabilità: «Aumentare non solo la spesa, ma anche la volontà politica di fare di più, è un passaggio obbligato, dobbiamo poter pensare di essere credibili di fronte a una serie di crisi, in queste settimane sono stati fatti passi avanti, accelerate determinate scelte» l’opinione di Bressan, condivisa anche da Di Paola: «Una crescita della capacità europea di difesa è un atto di responsabilità, consentirà agli europei di influire nelle scelte della Nato, fino ad allora la presenza degli americani sarà indispensabile».