Al Leardi Marco Casanova: così si ‘educa’ all’imprenditorialità
Il Ceo di Yamazaki Mazak Italia all'istituto di Casale
CASALE – Incontro di educazione all’imprenditorialità all’istituto superiore Leardi di Casale: gli studenti delle classi quinte (compreso il corso serale) dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing’ e la quinta Turismo hanno potuto confrontarsi su temi economici e di organizzazione aziendale per raccogliere nuove informazioni, approfondire conoscenze e anche suggerimenti per i prossimi Esami di Stato e per il loro futuro lavorativo.
.La mattinata di studi, svolta in presenza presso l’istituto, ha visto la partecipazione dell’ingegnere Marco Casanova, amministratore delegato della Yamazaki Mazak Italia, filiale della multinazionale Yamazaki Mazak Corporation, fondata nel 1919 e riconosciuta come la più grande azienda produttrice di macchine utensili a controllo numerico al mondo.
Durante le due ore di lezione, Casanova ha accompagnato gli studenti in un percorso dettagliato e pratico sulla nascita e sullo sviluppo di un’impresa: partendo dal concetto di start up, ha descritto le fasi di sviluppo di un business model e si è soffermato sulle procedure di stesura di un business plan.
Particolarmente interessante l’approfondimento relativo alle strategie di marketing e alla ricerca di coperture finanziarie, dinamiche e procedure di finanziamenti. Commenta Marianna Buccino, 5°A Tursimo: «Corso molto interessante, ho compreso quanto il marketing possa essere di primaria importanza per qualsiasi attività, anche nel settore in cui spero di lavorare in futuro e cioè il turismo. Inoltre mi è piaciuto l’esemplificazione delle procedure aziendali spiegate utilizzando realtà aziendali molto note che producono beni di uso quotidiano e marchi famosissimi».
Così invece Alice Di Camillo: «Le spiegazioni sono state molto chiare ed esaustive. Abbiamo potuto apprendere le procedure utilizzate “praticamente” da un’azienda leader nel suo settore, che “teoricamente” studiamo sui libri ma che difficilmente riusciamo a immaginare nella realtà”