«Discesa più lenta: in provincia 68 casi al giorno»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
La situazione generale rimane sicuramente buona, ma cominciano a emergere alcuni segnali da non sottovalutare e che andranno monitorati con grande attenzione nei prossimi aggiornamenti.
A sostenerlo è Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «il bilancio settimanale mostra ancora una fase di discesa, ma negli ultimi tre giorni assistiamo a una lenta crescita dei contagi, un aspetto comune a regione, provincia e Italia. Molto bene, invece, gli ospedali, i cui valori sono davvero ai minimi».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, comanda l’Italia (136 e meno 13%) davanti a Lombardia (145, meno 16%) e Piemonte (136, meno 16%). Chiude Alessandria, 117, con una riduzione ‘solo’ del 9%.
«A livello di numeri assoluti – specifica il professore – la regione scende da 6941 a 5831 contagi, 1110 in meno e 833 al giorno. Torino incide per il 57%, Cuneo passa dal 13% al 12%, Alessandria invece è stabile all’8%».
Torna a crescere il tasso di positività, dal 6,6% al 7%, «ma questa tendenza potrebbe essere determinata dal fatto che si fanno sempre meno tamponi. La media settimanale scende infatti da 15mila a 12mila».
Eccellenti i riscontri dal sistema sanitario: terapie intensive da 17 a 9 (indice di saturazione all’1,4%), i ricoveri ordinari invece erano 331 e diventano 268. «Pure i decessi si dimezzano, da 19 a 10, e la letalità è allo 0,09%».
Infine Alessandria, dove i contagi diminuiscono di 50 unità, da 529 a 479. «La media è 68 casi al giorno – conclude Bianchi – ma tre giorni fa eravamo a 63. Si va verso un nuovo plateau? Vedremo, certo i numeri sono bassi, ma siamo lontani dai minimi riscontrati un anno fa. Speriamo di scendere ancora».