Farè sul sistema idrico: «Ottimi risultati con la gestione pubblica»
La soddisfazione del segretario della Lega di Casale
CASALE – Mario Farè, segretario della Lega di Casale Monferrato, esprime la sua soddisfazione per le «Buone notizie in arrivo dalla Regione Piemonte, con un investimento di 486 milioni per l’aggiornamento delle reti e delle interconnessioni per quanto riguarda l’acqua per uso umano e il potenziamento dei sistemi di accumulo per ciò che riguarda il sistema irriguo agricolo.
Farè si sofferma quindi sulla gestione delle reti Sii (sistema idrico integrato) e sulla proprietà dell’acqua e delle stessa rete di distribuzione: «Bisogna partire per comprendere la partita da dati comunicati dall’Istat sulla dispersione media nazionale che arriva al 36.2% , dove il dato europeo è del 27%, confrontando questi dati con un quello del nostro ambito (ATO ) che è del 36% in media con quello nazionale e infine il dato Amc gestore pubblico della rate casalese è del 23% inferiore alla media europea.
Da questi dati si evidenzia nel nostro caso che l’agire del pubblico in maniera efficace va a trovare un equilibrio che coniuga il benessere sociale, tutela delle risorse ambientali che sono bene comune e garantisce una distribuzione del bene in oggetto, in questo caso l’acqua, a tutti gli individui – e riassume – Con la gestione pubblica si possono ottenere buoni risultati».
Prosegue l’esponente del Carroccio: «Gestione pubblica (reti) e proprietà del bene (acqua) sono e devono viaggiare insieme perchè determinanti per un servizio essenziale come è il Sistema idrico integrato, servizio come quello sanitario e dei trasporti che non possono essere governati dalla logica privatistica ‘dell’utile come primo obiettivo’, la quale è legittimamente perseguita dal privato ma che nei servizi essenziali deve passare in secondo piano, dove l’obbiettivo primario che tali servizi devono essere fruibili a tutti i cittadini tenendo conto, naturalmente, all’equilibrio di bilancio (costi ricavi), obiettivo imprescindibile per una sana gestione.
Perciò, concludendo, occorre vigilare, come la politica si pone su questi argomenti che alla fine si riverberano sulla vita quotidiana di tutti i cittadini, su come le lobby premono per entrare nella partita molto ambita quella dei servizi pubblici per gli enormi volumi finanziari che producono. Partita dove la Lega per Salvini Premier si è sempre battuta come nell’ultimo Ddl Concorrenza nel far da diga alla privatizzazione dei servizi pubblici per tutelare gli interessi dei cittadini e nella liberalizzazione delle concessioni per proteggere dalle multi nazionali i piccoli imprenditori».