Legambiente Casale: «No al parcheggio all’ex tribunale»
La lettera dell?associazione locale si oppone alla nuova destinazione dell?area nei pressi di piazza Rattazzi, dal 4 agosto disponibile per la sosta dei residenti
CASALE – Non hanno tardato ad arrivare i primi pareri contrari al nuovo parcheggio presso l’ex tribunale di Casale, aperto dal 4 agosto scorso. Dopo esser stata pulita e sistemata infatti l’area in piazza Rattazzi è da ora a disposizione dei residenti in possesso del permesso Ztl R. Questa possibilità si è concretizzata grazie a un accordo tra il Comune e il Tribunale di Vercelli che utilizza ancora gli spazi come deposito. Ma non tutti sono a favore del nuovo uso destinato a questo spazio. È il caso della realtà di Legambiente che in merito si è espressa con una lunga lettera che urla al ‘No’ per il parcheggio in tribunale:
«Il 26 ottobre del 2021 abbiamo chiesto pubblicamente all’amministrazione della nostra città di destinare il cortile del Tribunale in piazza Rattazzi a spazio verde, per residenti e pedoni e non a parcheggio. Lo abbiamo fatto con cognizione di causa: l’edificio è storico, Casale ha bisogno di verde e i cittadini – specie i più anziani, lo vediamo con questo caldo – hanno il diritto di poter sostare all’ombra in un luogo che favorisca la socializzazione.
Non abbiamo mai ricevuto risposta: come se la nostra fosse una richiesta strampalata o inutile. Oggi leggiamo poi, con stupore, che quel cortile è diventato un parcheggio per i residenti. La nostra proposta non è stata minimamente presa in considerazione.
Vogliamo quindi ribadire che ogni linea guida sulla vivibilità e sulla sostenibilità dei centri urbani prevede piantumazione e aree verdi. E vogliamo anche ricordare che l’architettura della nostra città è un patrimonio che va tutelato».
Tutte considerazioni che l’associazione ricorda di aver già presentato in una precedente comunicazione risalente al 2021. «Pensiamo anche che i residenti avrebbero forse gradito maggiormente un piccolo spazio verde senza auto, visto che la piazza è già piuttosto congestionata da un traffico automobilistico non sempre razionale (e non per la mancanza di parcheggi). Può un’amministrazione pubblica ignorare i dati evidenti del traffico, della qualità dell’aria e del valore del patrimonio architettonico e storico?».