In fuga dal posto di blocco: scatta l’inseguimento a Fubine
Uno dei due occupanti l'auto, un georgiano di 37 anni, è stato arrestato
FUBINE – Un normale posto di controllo stradale, all’intersezione tra la strada provinciale 77 e la provinciale 50, all’interno del territorio del Comune di Fubine, ha dato vita, in un pomeriggio di inizio agosto, a un inseguimento per le campagne del paese. A decidere di non fermarsi all’alt intimato dai Carabinieri della locale stazione, quando erano circa le 17 agosto di sabato 6 agosto, è stata un’auto con targa francese. Invece di arrestare la sua corsa, il veicolo ha addirittura tentato (senza fortunatamente riuscire nella manovra) di investire i militari che, evitato l’impatto, si sono prontamente lanciati all’inseguimento del veicolo.
In frazione Nani
Gli occupanti hanno provato a dileguarsi imboccando alcune strade secondarie, verso la frazione Cascine Nani. Durante la fuga, una delle due persone a bordo dell’auto è riuscita ad allontanarsi, lanciandosi dal veicolo in corsa in una corsa a perdifiato per le campagne e riuscendo a far perdere le proprie tracce. L’altro, il guidatore, è invece stato raggiunto proprio in frazione Nani (a cinque chilometri di distanza dal posto di blocco) dal comandante della stazione, il maresciallo Alessandro Accardo, e dal brigadiere Giovanni Caggiano; poco dopo sul posto è arrivato anche il personale del Nucleo Radiomobile, richiamato dai colleghi alla notizia dell’inseguimento in corso. Sceso dall’auto l’autista, rivelatosi poi essere un georgiano senza fissa dimora di 37 anni, irregolare sul territorio italiano e già gravato da diversi precedenti penali commessi lungo tutta la penisola, ha tentato, infruttuosamente, di porre resistenza ai Carabinieri, ma è stato bloccato dai militari prima di riuscire ad estrarre un coltello che portava con sé.
All’interno del mezzo, successivamente sottoposto a sequestro, i militari hanno trovato arnesi da scasso e una sacca contenente circa tre chilogrammi di monete di diverse nazionalità.
L’arresto del 37enne, le cui formalità si sono concluse solo nella tarda serata, è stato convalidato nei giorni successivi dall’autorità giudiziaria (ora l’uomo si trova in carcere). I reati di riferimento sono resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere.