Appalti Miur e corruzione: chiuse le indagini. Coinvolta la casalese Boda
La figlia dell'ex sindaco di Casale Titti Palazzetti era capo-dipartimento del Ministero dell'Istruzione
ROMA – Appalti Miur e corruzione? La procura di Roma ha notificato agli indagati l’atto di chiusura delle indagini. Quindici le persone coinvolte, tra queste l’imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco e l’ex capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione, la casalese Giovanna Boda.
L’attività dei magistrati romani è riferita a presunti episodi di corruzione in appalti al dicastero di viale Trastevere: sarebbero state elargite ‘mazzette’ per tre milioni e duecento mila euro in cambio di contratti per 23 milioni di euro. L’inchiesta della Procura è chiusa, ma le eventuali responsabilità delle persone coinvolte sono ancora da accertare e – come recita il nuovo decreto legislativo – vale la presunzione di innocenza fino alla conclusione dell’iter.
La 48enne Giovanna Boda è la figlia dell’ex sindaco di Casale Titti Palazzetti. L’ex funzionaria aveva tentato il suicidio nell’aprile dello scorso anno, lanciandosi dalla finestra dello studio romano del suo legale, rischiando la vita.