Settimana corta a Casale: fumata nera dall’incontro presidi-Provincia
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Marco Bertoncini  
2 Settembre 2022
ore
16:18 Logo Newsguard
Il caso

Settimana corta a Casale: fumata nera dall’incontro presidi-Provincia

A pochi giorni dall'inizio della scuola le posizioni sono ancora distanti. Rota: «Non ci sono le condizioni»

CASALE – Provincia di Alessandria e scuole superiori molto distanti dopo la riunione (di circa 2 ore e mezza) tenutasi oggi in forma virtuale sulla proposta di settimana corta. All’incontro ha partecipato anche l’Agenzia della Mobilità Piemontese e il Comune di Casale, con l’assessore Daniela Sapio.

La provincia insiste sulla necessità, per esigenze di risparmio energetico, di ridurre di un giorno la permanenza a scuola dei ragazzi, ma i dirigenti scolastici esprimono le loro perplessità e la loro delusione di fronte all’esito dell’incontro con una decisione, che ancora almeno esplicitato diktat non è, che deve essere presa in tempi rapidissimi: la prossima settimana inizieranno le lezioni (anche se formalmente l’inizio in Piemonte è il 12 settembre).

Se Riccardo Calvo (Balbo) invoca un intervento del Miur («Sia il Ministero a dirci di chiudere il sabato») anche Nicoletta Berrone (Leardi) è delusa: «Siamo al 2 di settembre, mi sento presa in giro! Abbiamo bisogno di corse per chi esce alle 13 e per chi esce alle 14. Abbiamo un’offerta formativa articolata, non possiamo programmare con tutti questi condizionali. Gli orari ci sono solo stati raccontati, ma nulla per iscritto».

Articola il suo ‘no’ anche Riccardo Rota (Sobrero): «Al tavolo di oggi avrebbero dovuto essere forniti dati concreti con orari su tutto il bacino, compreso quello lombardo, affinchè potessero essere base per uno studio di fattibilità. Oggi non abbiamo avuto nulla di tutto ciò e mancavano la rappresentanza della Lomellina. Sono stati presi impegni ma non li ritengo sufficienti al mio consenso all’adozione dei cinque giorni. Non ci sono le condizioni».

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Prova a mediare l’assessore ai trasporti Sapio: «La Provincia terrà conto di tutto quanto emerso nella riunione e prenderà provvedimenti, ma sicuramente avrebbe voluto sentire più collaborazione dai presidi, ai quali sono stati chiesti numeri e cifre senza ottenerli. Si può affermare che i trasporti sono garantiti, non dico senza criticità ma ci sono!».

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I presidi però sono sostanzialmente tutti compatti sul partire con i ‘tradizionali’ sei giorni, con la prima campanella che suonerà mercoledì prossimo. In attesa di eventuali imposizioni dalla Provincia e di soluzioni da Amp quindi nessuna fumata bianca, anzi: si stenta a vedere del grigio all’interno di una nuvola nerissima…

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