Il "Gran Monferrato" ora è realtà: "Un progetto rivoluzionario"
I sindaci di Acqui, Casale e Ovada hanno presentato il nuovo progetto di marketing territoriale
Il Consorzio si affida al comico lombardo per la promozione del territorio
«Quali sono le tre cose che preferisco di queste zone? Le colline, bellissime. I sentieri. E il cibo. Personalmente sono un gran “mangione”. Qui si trovano dei ravioli buonissimi e a un costo inferiore rispetto a Milano». È Giovanni Storti il testimonial di un Gran Monferrato che, ormai, ha imparato a conoscere bene. «Tutto è nato durante il periodo del lockdown – ha spiegato il comico lombardo poco prima di procedere con il taglio del nastro della Festa del Vino di Casale Monferrato -. Ero alla ricerca di una casa, insieme ad alcuni amici, mi sono innamorato di questi posti».
Alla fine, per quanto riguarda l’abitazione, la scelta è ricaduta su Vignale Monferrato. Nei prossimi mesi, dunque, sarà lui il volto di punta di un progetto (nato ufficialmente nell’estate del 2020 su input delle Enoteche regionali di Acqui Terme, Casale Monferrato e Ovada, ndr) che vuole crescere ancora, sotto tutti i punti di vista. A partire, proprio, dalla promozione dei territori coinvolti, grazie al contributo di uno dei protagonisti del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.
«Questo è il secondo tempo del nostro progetto – ha spiegato, nel corso della presentazione del testimonial, Andrea Guerrera titolare dell’azienda Lan Service e presidente di un Consorzio Gran Monferrato che, ad oggi, conta più di cento soci -. Per la prima volta, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, un progetto turistico nato in questi luoghi si dota di un testimonial di questo livello, segno di una volontà di investire reale e di una rinnovata forza attrattiva delle tematiche turistiche. Con lui arriveremo ad un pubblico vasto ma anche consapevole, il tipo di turista che vogliamo attrarre attento alla natura e pronto alla scoperta. Finora il percorso è stato un percorso complicato ma crediamo di aver toccato i tasti giusti per far comprendere ai protagonisti dei settori turistici che soltanto utilizzando in maniera virtuosa gli strumenti che ci vengono messi a disposizione dagli enti superiori potremo finalmente affermare il Gran Monferrato come merita, portandolo ad una ribalta nazionale ed europea».
Il "Gran Monferrato" ora è realtà: "Un progetto rivoluzionario"
I sindaci di Acqui, Casale e Ovada hanno presentato il nuovo progetto di marketing territoriale
«Fin dall’inizio del nostro lavoro abbiamo guardato con attenzione alle realtà vicino a noi, instaurando una collaborazione solida con Acqui e Casale – ha aggiunto Mario Arosio, presidente dell’Enoteca Regionale di Ovada -. Le nostre realtà sono pensate per la promozione del vino e del territorio, è stato per noi naturale contribuire alla fondazione del Consorzio e accompagnarlo nel percorso che lo porterà al riconoscimento regionale. In pochi mesi sono stati raggiunti risultati straordinari che testimoniano che il lavoro nel settore turistico, se improntato all’aggregazione e all’apertura, ha ricadute importanti sui territori».
«L’area dell’Acquese è sicuramente vocata e straordinariamente importante per la viticoltura della nostra Regione – sottolinea Carlo Ricagni presidente della Strada del vino e dei sapori del Gran Monferrato – e partendo da alcuni progetti locali siamo riusciti a creare un percorso articolato, il più lungo d’Italia per una Strada del Vino, che abbraccia il Gran Monferrato e si apre a zone particolarmente vocate della Provincia, quelle zone denominate “dei fiumi e del vino” che custodiscono alcuni dei più validi terreni per il vitigno Barbera. La Strada è uno strumento fondamentale che si rivolge ai piccoli Comuni e ai produttori vitivinicoli e al settore dell’accoglienza, siamo pronti a partire con determinazione, con il nostro patrimonio di più di 20 vitigni di cui molti autoctoni».