Si chiama ‘Built’ il nuovo laboratorio che unisce Buzzi Unicem all’Upo
Il taglio del nastro, che ha ufficializzato la collaborazione, si è tenuto ieri pomeriggio. L?area è già attiva dal 1 gennaio di quest?anno
VERCELLI – L’evento di ieri, lunedì 26 settembre, sancisce ufficialmente una collaborazione iniziata già nel 2016 per Buzzi Unicem e l’Università del Piemonte Orientale. È stato infatti inaugurato il nuovo laboratorio realizzato nel complesso San Giuseppe di Vercelli che fa parte del progetto dell’azienda casalese ‘Built’, Buzzi Unicem Innovation Lab and Technology. L’area è operativa dal 1 gennaio di quest’anno e vanta già numerose collaborazioni scolastiche tra tesi di laurea all’interno dell’Ateneo vercellese e percorsi di alternanza scuola-lavoro con i licei.
Il taglio del nastro ufficiale però si è tenuto solo ieri pomeriggio, alla presenza – oltre che di Luigi Buzzi per il gruppo Buzzi Unicem e di Flavio Canonico, referente del progetto – del rettore di Upo Gian Carlo Avanzi e del sindaco di Vercelli Andrea Corsaro.
«Invece di lavorare su un’idea di rinnovamento solo all’interno del nostro gruppo, abbiamo pensato di utilizzare le sinergie con l’università con cui già collaboravamo su progetti specifici di ricerca – spiega Luigi Buzzi – Ci troviamo in un momento storico di sfide tecnologiche molto difficili da affrontare da soli. Siamo qua apposta per instaurare una collaborazione che possa essere un riferimento per giovani talenti in grado di sviluppare con noi idee innovative». Un’idea condivisa anche da Canonico che ha commentato «L’innovazione non può arrivare solo dall’interno quindi questo processo di mettersi in rete con altri da una notevole forza».
Uno sguardo sull’interno
Built è organizzato su due piani con un ampio locale dedicato alle prove in calcestruzzo, un laboratorio chimico-fisico dotato di numerose strumentazioni all’avanguardia per la caratterizzazione dei materiali, un laboratorio chimico accreditato secondo ISO/IEC 17025:2018 ed un laboratorio malte. Sono inoltre state previste camere di maturazione a temperatura e umidità controllata per la stagionatura dei provini e aree specifiche per mulini e frantoi. All’interno lavorano attualmente 12 addetti tra tecnici chimici e ricercatori di estrazione scientifica.
Nasce infatti come supporto all’azienda e a tutti gli stabilimenti, oltre che per i clienti stessi. Ma non solo: «Siamo attivi anche nella collaborazione su fondi europei e attività che possano supportare la nostra innovazione» spiega ancora Canonico. Sono attualmente in studio anche soluzioni per ridurre l’impatto di Co2 di cemento e calcestruzzo, in linea con gli obbiettivi europei di decarbonizzazione. Una ricerca possibile grazie al recente accreditamento del laboratorio che «ci permette di compiere analisi della Co2 su tutti i nostri materiali». Un vanto che non molte altre realtà italiane posseggono attualmente.