Torino Film Festival 2022: 40 anni per il cinema
Il Torino Film Festival compie 40 anni e, per l’occasione, si rifà il look, con le iniziative messe in campo dal nuovo direttore Steve Della Casa, che ritorna alla guida della kermesse dopo esserne stato il responsabile dal 1999 al 2002.
Per l’occasione, il Festival si dispiegherà con le sue icone di riferimento tra le piazze e le vie torinesi, grazie alle opere d’arte nate dall’estro creativo di Ugo Nespolo, che firma anche il manifesto della 40esima edizione, in programma dal 25 novembre al 3 dicembre prossimi.
Una novità sarà rappresentata da Casa Festival, spazio per eventi ricavato all’interno della Cavallerizza Reale e aperto al pubblico già una settimana prima dell’inizio: «Sarà il terreno d’incontro perfetto tra il pubblico normale e gli appassionati», ha spiegato il direttore Della Casa durante la conferenza stampa di presentazione, che si è svolta l’8 novembre al cinema Quattro Fontane di Roma. «E in più è un luogo simbolico per il cinema, lì si sono girati il “Libro Cuore” di Canale 5, la Sarajevo di Sergio Castellitto in “Venuto al mondo”, il bar creato da Giuliano Montaldo apposta per “L’industriale”».
In aggiunta, e in collaborazione con l’Università di Torino, la nuova Aula Magna d’Ateneo si trasformerà nel Media Center dell’evento, in grado di accogliere giornalisti e professionisti del mondo della comunicazione.
«Una storia, quella del Festival, che ha fatto innamorare generazioni di spettatori e che quest’anno è segnata dal ritorno esclusivo in sala. Sarà un festival tutto in presenza, perché bisogna tornare a frequentare le sale cinematografiche, a far incontrare nelle code fuori dai cinema e nella nuovissima Casa Festival i professionisti e i semplici appassionati, pronti a rivivere la magia non appena si spengono le luci in sala», ha sottolineato Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Interessanti, quest’anno, le collaborazioni con la Film Commission, il Torino Film Lab e il Torino Film Industry: inoltre il TFF, nell’ottica dell’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, ribadisce la volontà ad impegnarsi in tal senso facendo proprie le buone pratiche indicate nella Guida Festival Green realizzata dall’AFIC (Associazione Festival Italiani Cinema) e relative a dieci aree tematiche di intervento – dalla mobilità ai consumi energetici, passando per la sostenibilità alimentare e la produzione di un merchandising ecologico e riciclabile – per rendere un evento cinematografico più ecologico.
Sono 173 i film presentati al 40esimo Torino Film Festival – di cui 135 lungometraggi, 14 mediometraggi, 24 cortometraggi, 81 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 56 anteprime italiane – selezionati su più di 4500 opere visionate.
Numerosissimi anche gli ospiti, sia italiani che internazionali: dall’attore inglese Malcolm McDowell (che festeggerà a Torino i cinquant’anni anni di “Arancia meccanica” di Stanley Kubrick ricevendo dal Museo Nazionale del Cinema la Stella della Mole, a coronamento di una carriera che vede al suo attivo ben 270 film) a Paola Cortellesi, da Toni Servillo a Mario Martone, da Stefano Bollani a Valentina Cenni, da Paolo Sorrentino a Sergio Castellitto, da Michele Placido a Noemi, da Francesco De Gregori a Marco D’Amore, da Marina Cicogna a Simona Ventura, da Vittorio Sgarbi a Morgan, da Gianluca Vialli a Roberto Mancini, da Louis Mandoki a Lamberto Bava.
Notevoli anche le Masterclass con Malcolm McDowell,Paola Cortellesi, Toni Servillo, Paolo Sorrentino, Mario Martone, Noemi, Pilar Fogliati, Giovanni Veronesi, che dialogheranno con il pubblico per raccontare il loro rapporto con il cinema. Per la prima volta nella sua storia la serata inaugurale del Torino Film Festival, realizzata in collaborazione con il Teatro Regio, sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3, all’interno dello storico programma Hollywood Party che da trent’anni racconta il cinema alla radio, e poi resa disponibile su RayPlaySound.
L’idea è quella di raccontare per 70 minuti il rapporto tra i Beatles, i Rolling Stones e il cinema, con interviste e filmati rari o inediti che saranno visibili per il pubblico in sala e in versione audio per i radioascoltatori. I due gruppi più famosi del pop inglese hanno un rapporto molto intenso con il cinema, che li ha visti attori e produttori, oltre che autori di colonne sonore.
I loro rapporti con Richard Lester, James Bond, Jean-Luc Godard, Mario Schifano, Jonas Mekas, Wim Wenders, Martin Scorsese e molti altri verrà analizzato dai conduttori di Hollywood Party assieme a Malcolm McDowell, Noemi, Vincenzo Mollica, John Vignola, Francesco De Gregori e ulteriori ospiti che si aggiungeranno.
«L’unico criterio per valutare il successo di questa edizione sarà l’affluenza del pubblico in sala», ha spiegato il direttore Steve Della Casa. «Vi posso garantire che ce l’abbiamo messa tutta: abbiamo ripristinato le biglietterie, abbiamo reso più facile accedere alle sale, abbiamo moltiplicato gli schermi. Sarà tutto nel centro città, in un raggio di 500 metri. Il ritorno del pubblico in sala sarà anche uno dei grandi temi di questa edizione, su cui abbiamo incentrato un convegno la mattina del primo giorno, il 25 novembre».
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