Il Sobrero unito con Dementia Friendly Community contro la demenza
L'incontro 'viaggio attraverso i meandri del cervello' questa mattina, per parlare di assistenza a malati e famigliari. Ha introdotto l'esperta in malattie degenerative Claudia Gandini
CASALE – Medicina, fisica e ingegneria, ma anche informatica: il ‘viaggio nei meandri del cervello’, presentato questa mattina nell’aula magna al Sobrero, passa attraverso tutte queste discipline. All’Istituto casalese la mattinata infatti è stata dedicata a un approfondimento aperto a tutti, che ha analizzato in particolare il delicato tema delle malattie neurologiche degenerative. A fare da relatrice Claudia Gandini, docente dell’Università di Pavia e studiosa di fama internazionale che dal 1994 ad oggi ha ridisegnato le nuove frontiere della diagnostica per immagini grazie ai progetti sull’imaging a risonanza magnetica e sul brain digital twin, il gemello digitale del cervello umano.
Il suo intervento è servito a inquadrare dal punto di vista medico come funziona la mente umana e in che modo si sviluppano e possono essere riconosciute malattia come l’alzheimer o la demenza senile. Un’introduzione per presentare il ruolo dell’Istituto Sobrero all’interno del progetto Mnemosine, iniziativa della Dementia Friendly Community casalese che unisce diverse realtà cittadine per dare sostegno a famigliari e vittime delle malattie degenerative.
(Claudia Gandini)
Una web app per combattere l’isolamento delle malattie degenerative
All’evento gli alunni del corso di informatica Alecsandra Elena Tudose e Ettore Luigi Pane hanno spiegato le funzionalità della nuova webapp che hanno sviluppato in un progetto coordinato dal docente Fernando Fusano. Si chiama Centro Diurno Virtuale e ha lo scopo di mettere in comunicazione operatori e assistiti a distanza, per supporto e anche esercizi da svolgere. «Cerchiamo così di portare l’aiuto che serve anche a chi non può, per diversi motivi, uscire di casa per recarsi nei centri fisici» spiega Ettore. Si tratta solo di una delle iniziative proposte dalla Dementia Friendly Community. Questa mattina era presente anche Anna Eccentuato, referente insieme a Daniela Degiovanni del progetto e segretaria dell’associazione Vitas. Al Sobrero ha spiegato i prossimi passi che la Community ha intenzione di compiere verso un più innovativo livello di assistenza territoriale.
«In Italia sono stati censiti più di 1 milione di casi di persone affette da demenza e sono numeri sottostimati – spiega – Con Mnemosine cerchiamo di fornire supporto basandoci sull’uso della telemedicina. Gli obbiettivi sono cinque: formazione del personale della Cdr e del Giardino di Cicci con un corso specifico; l’apertura di un centro diurno alla casa di riposo di Casale; un corso online di formazione per famigliari e care giver delle vittime; l’ampliamento dell’orario di Pronto Cicci, lo sportello di ascolto per le emergenze, anche via web per aumentare le ore di assistenza (a oggi solo due al giorno). Inoltre, insieme agli studenti del Sobrero stiamo lavorando proprio alla realizzazione di un’app che possa permettere ai malati di svolgere esercizi fondamentali anche da casa».
(Gli studenti del corso di informatica insieme al docente Fernando Fusano. Modera l’igienista Corrado Rendo)