Nelle edicole il Fanfarino, il tradizionale almanacco monferrino
Il calendario della Diocesi di Casale
CASALE – È nelle edicole della Diocesi ‘Il nuovo Fanfarino‘, il tradizionale calendario (con allegato l’Almanacco monferrino) che si pubblica dal 1820 e che non può mancare nelle case dei monferrini.
Nonostante i rincari generalizzati dei prezzi, il costo del ‘Fanfarino’ è rimasto inalterato: solo 4.5 euro. Il calendario è nella forma più classica: da appendere alla parete, con il Santo del giorno, le indicazioni delle festività e delle fasi lunari. L’almanacco monferrino, come sempre, offre una aggiornata panoramica su Casale e su tutti i paesi della Diocesi. Di ogni Comune e parrocchia sono pubblicate informazioni su parroco, sindaco, parrocchia, associazioni, santi patroni, recapiti telefonici di uffici postali, medici, carabinieri, e tutto è contestualizzato nelle Unità pastorali di cui la parrocchia fa parte. Uno strumento utile di consultazione, da tenere sempre sotto mano.
Il Fanfarino è utile da tenere in casa ma può essere anche un gradito dono di Natale da fare a parenti e amici.
Il nome ‘Fanfarino’ è probabilmente derivato dalla fanfara festosa risalente al 1403, anno in cui il capitano di ventura casalese Facino Cane riportò a Casale le reliquie di Sant’Evasio che nel 1215 gli alessandrini, alleati con vercellesi e milanesi, avevano trafugato dal Duomo di Sant’Evasio. In quello storico e durissimo saccheggio era pure stato portato via il galletto di ottone posto sulla torre-campanile della chiesa.
Facino Cane, oltre alle reliquie del Santo Patrono, si era preso – in parziale riparazione del saccheggio patito due secoli prima – il crocifisso in lamina d’argento che è tuttora nella navata centrale del Duomo di Casale. Non riuscì invece a riprendere il galletto.
Per questo motivo nella ricorrenza della festa del Santo Patrono iniziò l’usanza – che continua ancora ai nostri giorni grazie all’Arciconfraternita di Sant’Evasio – di preparare un dolce di pasta-frolla con la forma di galletto da distribuire ai ragazzi.
Questo galletto è posto su di una canna lunga circa un metro, chiamata ‘fanfara’. Tale nome potrebbe anche derivare dalla pianta di «fanfarino» ancora presente nella nostra zona, e dalla quale anticamente si intagliavano i gioghi per i buoi.
E così, ancora ai nostri giorni, la fanfara annunzia la festa di Sant’Evasio, il fanfarino annunzia l’avvento del nuovo anno! Il calendario, pubblicato ininterrottamente dal 1890, dal 1985 è di proprietà della Fondazione Sant’Evasio.