Settimana corta: a Casale se ne riparla (eventualmente) per il 2023/24
Fumata bianca dall'incontro presidi-Provincia di Alessandria
CASALE – Dopo tanti contrasti, la fumata bianca. Era in programma oggi un incontro tra Provincia di Alessandria, Comune di Casale e presidi delle scuole superiori casalesi; il tema era quello della possibilità di adozione o meno, con la ripresa delle lezioni a gennaio o comunque in corso d’anno scolastico, della settimana corta, una richiesta avanzata nei mesi scorsi dalla Provincia stessa per risparmiare su riscaldamento e utenze in genere ma che, tra diverse sfumature, aveva incontrato forti perplessità dai presidi, spaventati dall’impatto che un cambio di offerta così repentino avrebbe comportato su una città alle prese con un’altissima percentuale di pendolari tra gli studenti e la contestuale assenza di mense dove migliaia di alunni avrebbero potuto consumare i pasti. Lo scontro anche acceso delle scorse settimane è però rientrato. Si proseguirà almeno fino alla fine dell’anno scolastico con la settimana di sei giorni e perciò con lezioni dal lunedì al sabato al Balbo, al Leardi e al Sobrero, senza rientri o campanelle tardive.
I presidi fanno trasparire soddisfazione per l’atteggiamento della Provincia e del presidente Enrico Bussalino. Nei prossimi tempi si aprirà un tavolo dove ragionare per il futuro, lavorando eventualmente tutti insieme alla modifica dell’intero paradigma in modo da rendere, nel caso si attui, la ‘settimana corta’ coerente con tutto il sistema scolastico cittadino, strettamente legato al pendolarismo da 2 regioni e 4 province.
«Tutto rinviato ad analisi più approfondite. La priorità è il mantenimento dell’alto livello qualitativo delle nostre scuole e l’ampiezza dell’offerta didattica. Occorre studiare profondamente i collegamenti per gli allievi fuori sede con agenzie regionali mobilità piemontese e lombarda» commenta il sindaco Federico Riboldi.