Omicidio
Fabio Campagnola, assassinato martedì in Brasile
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Marco Bertoncini  
6 Gennaio 2023
ore
17:56 Logo Newsguard
Il caso

Omicidio Campagnola. L’assassino non è libero ma in carcere

La notizia della sua scarcerazione si è rivelata un falso. Domani la famiglia del monferrino vola in Brasile

CASALE – La notizia, battuta da alcuni siti di informazione brasiliani nel corso del pomeriggio italiano, circa la scarcerazione di José Pereira Costa, assassino del monferrino Fabio Campagnola, si è rivelata un falso.

«Si trova in custodia cautelare in carcere da ieri – spiega l’avvocato Claudio Falleti, esperto di tutela degli italiani all’estero al quale la famiglia di Campagnola si è rivolta, in costante contatto con i colleghi brasiliani – si trova in stato di arresto e addirittura il procuratore sostiene che le immagini delle telecamere di videosorveglianza siano inequivocabili. Ribadisco, non è libero!».

Intanto la famiglia di Fabio Campagnola, l’imprenditore monferrino 52enne ucciso a colpi di pistola a Marechal Deodoro (Brasile) nel pomeriggio di martedì scorso, partirà domani, sabato, alla volta del Brasile.

Uno dei membri della delegazione è il fratello minore del casalese, Nicola, che racconta questi giorni di estremo lutto ma anche di frustrazione e rabbia, in luce delle notizie che arrivano dall’altra parte dell’oceano Atlantico: «L’avvocato Falleti è in continuo contatto con la Farnesina, faremo tutto quello che lui ci consiglierà di fare, sicuramente ci costituiremo parte civile nel processo».

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Il motivo del viaggio è presto spiegato: «Il problema è la distanza, siamo in contatto con telefonate e Whatsapp ma solo una volta che saremo là capiremo come muoverci. Dietro alla vicenda ci sono, oltre alla Farnesina, anche l’onorevole Enzo Amich e il sindaco Federico Riboldi – prosegue il fratello della vittima – Solo un folle o un corrotto potrebbe definire legittima difesa quello che è successo, questo omicidio non può rimanere impunito».