“Piemonte da record. Ma nell’Alessandrino casi in lieve crescita”
Dati e grafici del professor Carluccio Bianchi dell'Upo sull'evoluzione della pandemia
Il quadro generale resta molto buono, specialmente in riferimento al Piemonte, che evidenzia numeri da record. Alessandria, invece, appare in controtendenza, ma il leggero aumento dei contagi registrato nell’ultima settimana non desta preoccupazioni particolari.
È quanto emerge dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «le note migliori arrivano dalla regione, che per tutta una serie di parametri si segnala tra le migliori, se non la migliore, dell’intero panorama nazionale. Andrà monitorata, invece, la situazione alessandrina, anche se le cifre sono comunque estremamente basse. Se estendiamo poi ulteriormente l’analisi, prendendo in considerazione l’Italia, emerge come la riduzione dei contagi trovi ulteriore continuità, pur a ritmi meno sostenuti. Era ampiamente preventivabile».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, al comando troviamo Alessandria (73 e più 13%, contro il -34% dell’aggiornamento precedente), seguita a ruota dall’Italia (65 e riduzione del 27%). Completa il podio la Lombardia, 54 e -12%, chiude il Piemonte con 36 e un calo del 38%.
«A livello di numeri assoluti – aggiunge il professore – la regione scende da 1868 a 1531 nuovi casi settimanali, quindi 337 in meno e 219 al giorno. Sono cifre che spiegano le considerazioni teoriche con cui abbiamo iniziato questo aggiornamento, perché in precedenza le riduzioni erano ben più significative. In fatto di percentuali, Alessandria sale addirittura al 19%, mentre è significativa la discesa di Torino, ora al 40%. Cuneo e Novara sono sostanzialmente stabili».
Il tasso di positività decresce leggermente, dal 3,4% al 3%, a fronte di un pari numero di tamponi processati, mentre le notizie migliori arrivano dal sistema ospedaliero. «I ricoveri ordinari – chiarisce Bianchi – erano 265 e sono 180, ben 85 in meno, con tasso di occupazione al 2,6%. È il più basso d’Italia. Ma anche le terapie intensive, che passano da 7 a 4, mostrano un indice di saturazione addirittura al di sotto dell’1%. I decessi? Tre, esattamente come settimana scorsa».
Infine Alessandria, che come detto mostra un aumento dei nuovi casi. «Saliamo da 264 a 297, quindi 33 in più, ma la media giornaliera cresce di poco, da 38 a 42. Di questi tempi, un anno fa, eravamo a circa 80, quindi sono numeri che fanno ben sperare. Anche se a mio parere ci stiamo avviando verso una stabilizzazione».