«Ottima prestazione dell’Alessandrino: casi in calo del 19%»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Il quadro è sostanzialmente stabile, anche se analizzando gli ultimi sette giorni in Piemonte emergono due novità: un leggero aumento dei ricoveri nei reparti ordinari e l’assenza di decessi, un dato che può essere definito in qualche modo storico.
«È vero – conferma Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo – la fase di discesa dei contagi, in generale, è terminata, anche se le cifre sono molto basse. Possiamo essere soddisfatti, ancora di più se consideriamo la splendida eccezione dell’Alessandrino: da noi, infatti, i nuovi casi scendono addirittura del 19%».
Un riscontro eccellente in senso assoluto, che assume ancora più significato se analizziamo i precedenti: settimana scorsa eravamo scesi solo dell’0,4%, 15 giorni fa del 4%.
«Per quanto riguarda la classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, Alessandria è in testa a quota 56, seguita dall’Italia, con 48 e una riduzione dell’8%». Completa il podio la Lombardia, 42 e meno 9%, chiude il Piemonte con 32 e un decremento pari al 6%.
In riferimento ai numeri assoluti, il Piemonte passa da 1428 a 1342 contagi settimanali, quindi 86 in meno e 192 di media giornaliera.
«Il tasso di positività – aggiunge il professore – è stabile al 2,9%, nonostante una riduzione dei tamponi, che erano 7mila e che diventano 6500 al giorno. Il contributo delle province? Torino sale al 45%, Alessandria invece scende al 17%. Le altre non fanno registrare grandi cambiamenti».
Sistema sanitario: i ricoveri ordinari salgono da 152 a 165, con tasso di occupazione comunque bassissimo, al 2,4%, mentre le terapie intensive sono tre in totale e l’indice di saturazione è allo 0,5%.
«Per la prima volta dopo tantissimo tempo non si registrano vittime in sette giorni, e questa è sicuramente la notizia più bella».
Chiusura come sempre dedicata all’Alessandrino, la cui prestazione è appunto ottima. «I contagi settimanali erano 284 e sono 229, quindi 55 in meno e 33 al giorno come media. Per trovare un riscontro simile dobbiamo tornare addirittura all’estate del 2021. Prospettive? Un minimo di margine per scendere ancora esiste, anche se è fisiologico fare i conti con un rallentamento. E i primi dati del Veneto, che raccoglie ancora numeri con cadenza quotidiana, lo testimoniano».