Caso Ginepro. Riboldi attacca le minoranze: «Sciacallaggio vergognoso»
La replica del sindaco di Casale alle accuse delle scorse ore
Caso Ginepro. L'ex sindaco non ci sta di fronte alle accusa di 'sciacallaggio'
CASALE – Non resta in silenzio Giorgio Demezzi, capogruppo di Ritrovare Casale ed ex sindaco dopo la replica del primo cittadino Federico Riboldi sul caso Ginepro. «Dall’intervento del Sindaco Riboldi si deduce, con una sua personale lezione di democrazia, che convocare una Commissione di controllo e garanzia (si terrà oggi) è un’azione di sciacallaggio politico o di propaganda contro la sua persona. Pensiamo invece che prudenza e responsabilità siano più che mai necessarie per garantire un quadro di chiarezza che tuteli insieme i cittadini e le aziende» risponde Demezzi.
«Prima di cominciare a scaricare colpe a destra e a manca, riteniamo che sarebbe occorsa prudenza aspettando un passaggio di chiarificazione attraverso la Commissione di controllo e garanzia. Così come sarebbe stato più prudente non convocare al salone Tartara un incontro che coinvolge, come dice il sindaco migliaia di famiglie, ma usufruire del Palazzetto dello sport. Ancora una volta il nostro sindaco, a cui dà fastidio anche la critica costruttiva, si trasforma in vittima e costruisce uno schema di conflitto a proprio vantaggio, qualificando una corretta richiesta di chiarificazione come un inesistente tentativo dell’opposizione di scaricare sull’Amministrazione Comunale la responsabilità degli insoluti dello Studio Ginepro. Perchè questa volta non si parla soltanto della già archiviata questione di come mai non si sia svolto il convegno della Fondazione Caponnetto o di altre realtà similari, ma di qualcosa che ha a che fare con il sistema città nella sua più intima struttura: l’operato delle aziende partecipate».
Caso Ginepro. Riboldi attacca le minoranze: «Sciacallaggio vergognoso»
La replica del sindaco di Casale alle accuse delle scorse ore
Prosegue Demezzi: «È evidente che, senza il rispetto delle minoranze e della legittima loro richiesta di fare chiarezza, il sindaco parrebbe abbia deciso di imboccare la strada dello scontro, accusandoci addirittura di voler sfruttare il dramma di migliaia di famiglie. Per quanto ci riguarda non ci faremo in alcun modo risucchiare da questa logica. Staremo unicamente dalla parte dei cittadini che non vogliono più essere manipolati e hanno compreso che si debbono chiarire tutti i risvolti della vicenda: come mai sono state concesse dilazioni, quando già erano stati evidenziate dagli uffici gravi situazioni di insoluto da parte dell’Amministratore inadempiente? Ed inoltre ci chiediamo come mai non si interviene anche su altre situazioni di insoluti già emersi?».
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