Casale, aria inquinata? «Nì»: quei dati vanno interpretati bene
Lo studio condiviso da Will media e la preoccupazione dei monferrini
CASALE – Casale è nella top five delle città più inquinate d’Italia? La domanda – più che lecita – è sulle bocche (e sui profili social) di molti casalesi rimasti sbigottiti dai dati pubblicati ieri da Will Media, che collocano la capitale del Monferrato al quinto posto a livello nazionale tra i comuni maggiormente inquinati da PM2.5, vale a dire le cosiddette ‘polveri sottili’.
Un dato da non sottovalutare, frutto del lavoro di analisi dell’aria attraverso stazioni di rilevazione svolto dell’azienda svizzera IQAir, ma che va contestualizzato. Perché quel valore – 156, con l’indice massimo di qualità dell’aria giornaliero fissato intorno al 50 – riportato di fianco al nome di Casale è relativo alla sola giornata del 21 marzo 2023(ieri) e nell‘ora esatta in cui è stato consultato il sito dell’azienda svizzera di rilevamento. Allo stesso modo lo sono i valori relativi a tutte le altre città presenti in graduatoria. A far fede è ‘oggi’ (vale a dire il 21 marzo 2023, per l’appunto) presente nel titolo della slide.
Questa la classifica ‘incriminata’
Significa che per quanto preoccupante a prima vista, fatto salvo anche che la Pianura Padana è spesso e volentieri zona protagonista di queste speciali classifiche, il dato può variare in base a diversi fattori: non solo il giorno, ma anche l’ora, in base al clima e al posizionamento della stazione di rilevamento.
Insomma, i dati riportati sono veritieri, ma nessuno corrisponde a un indicatore assoluto.
Visitando il sito di IQAir alle ore 11.30 del 22 marzo 2023 Casale presentava un valore pari a 159. La stessa identica ricerca alle 15.59 nello stesso giorno, sullo stesso sito indicava invece il valore 114, di molto inferiore a quello precedente.
Il valore alle ore 11.30 del 22 marzo 2023
Il valore alle ore 15.59 del 22 marzo 2023
Per tirare le somme, se un problema inquinamento esiste (e non dal 21 marzo 2023), specie per una città del Nord così vicina a siti produttivi imponenti come quelli del Milanese, non sarebbe comunque corretto generalizzare, operando processi di semplificazione che vedrebbero Casale nell’élite (si fa per dire) delle città più inquinate d’Italia in valore assoluto, o viceversa, valutando studi di questo tipo esclusivamente come operazioni di allarmismo e non come occasioni di riflessione e crescita.