Omicidio Martinelli: violenti e senza pietà per Cristian. Ecco chi sono gli arrestati
La vittima supplicò di poter tornare a casa. Ma un gesto della ragazza della gang scatena la furia
Per tutti l'accusa mossa dal pm Anna Caffarena è di omicidio preterintenzionale e rapina
VERCELLI – Quattro, più una di un ragazzo minorenne, le richieste di rinvio a giudizio per l’omicidio, avvenuto a ottobre 2022 in stazione a Casale, del 34enne Cristian Martinelli.
I coinvolti sono Nicolae Capstrimb, 20 enne moldavo difeso da Cristian Scaramozzino, Janet Di Perri, 21enne casalese difesa da Fabrizio Amatelli e Alessandro Scheda, il diciottenne Bilal Zabori seguito da Danilo Cerrato (che amministra la difesa anche del minorenne), e Yasser Ait Bennacer, anche lui diciottenne e difeso da Elisa Barbato.
Per tutti l’accusa mossa dal pm Anna Caffarena è di omicidio preterintenzionale e rapina. L’udienza preliminare è fissata per il 6 aprile.
Omicidio Martinelli: violenti e senza pietà per Cristian. Ecco chi sono gli arrestati
La vittima supplicò di poter tornare a casa. Ma un gesto della ragazza della gang scatena la furia
I fatti si riferiscono a venerdì 14 ottobre 2022, quando un gruppo di ragazzi aveva assalito Martinelli in pieno giorno all’interno dello scalo ferroviario cittadino. Durante l’aggressione era stata usata anche una spranga di ferro. La vittima era poi deceduta in ospedale a Casale due giorni dopo.
«A seguito delle indagini la posizione del mio assistito è stata ridimensionata – spiega Scaramozzino a proposito di Capstrimb – Durante la colluttazione ha spiegato che Martinelli avrebbe estratto dal giubbotto un coltello, un oggetto contundente. Capstrimb è sicuramente molto pentito dell’accaduto, fin da subito ha chiarito di non avere mai avuto intenzioni omicide nei confronti di un ragazzo che nemmeno conosceva. Per questo ha scritto una lettera di scuse che faremo pervenire alla famiglia».
Pare che quel giorno in stazione potrebbero essere state presenti ben più che le sei persone citate: la sfortunata vittima e i cinque ragazzi coinvolti ad ora nella vicenda processuale, ma un gruppo 12-15 giovani in tutto; «La difesa ritiene la ricostruzione presentata abbastanza parziale» ha spiegato Cerrato.