"Un miglio al giorno", il progetto che parte da lontano
Recentemente ho trovato in rete un nuovo termine: Bellare. Per chi non lo sapesse, bellare corrisponde a “Parlare di cose…
SVC è l’acronimo dell’itinerario Superga Vezzolano Crea. Segnatevi le date innanzitutto. 22-23 aprile. La percorrerò in una due giorni. È un itinerario che ha del sacro, come Santiago di Compostela. Ci sono mete che sono famose perché il territorio ha sfruttato al meglio la comunicazione. Noi però in Italia non siamo da meno e nello specifico in Piemonte SVC rappresenta quanto di meglio ci possa essere nell’escursionismo.
Un itinerario che unisce, non solo idealmente, la collina di Superga con la sua Basilica fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria dopo aver sconfitto i francesi, al Sacro Monte di Crea, santuario mariano. Due punti della fede che uniscono voti e venerazioni della Vergine Maria. Noi lo percorreremo partendo da Crea, come se idealmente partendo dalla devozione raggiungiamo la celebrazione. In effetti il monumento di Superga è sempre stato considerato un “monumento celebrativo” e noi vorremmo celebrare il nostro arrivo dal luogo di devozione.
Questo percorso è nato da un’idea di Cesare Triveri, socio emerito del CAI di Casale Monferrato, tra i primi ad accorgersi che il territorio collinare è in possesso di un potenziale ambientale e culturale da far conoscere al maggior numero di persone attraverso la pratica lenta del camminare. Il turismo lento è il nostro principio fondante di Monfreedom sul quale basiamo la nostra attività di promozione del territorio. Insisto parecchio sull’aspetto del turismo lento. Sono un fervente sostenitore che la conoscenza di un territorio passa dal cammino. Solo se camminiamo un territorio potremmo conoscerlo appieno.
Non a caso la mia Associazione è impegnata annualmente con i corsi di formazione per docenti scolastici denominato ‘Un miglio al giorno’ e anche quest’anno nel mese di marzo mi troverà impegnato nell’aggiornamento professionale di docenti illuminati che pensano al benessere dei propri allievi.
"Un miglio al giorno", il progetto che parte da lontano
Recentemente ho trovato in rete un nuovo termine: Bellare. Per chi non lo sapesse, bellare corrisponde a “Parlare di cose…
Dobbiamo educare i giovani in tenera età all’importanza del cammino e la conoscenza del territorio. E non mi asterrò dal farlo in prima persona. Il giorno 22 partiremo dal Sacro Monte di Crea per toccare i paesi di Ponzano Monferrato, Pessine, Viiladeati, Murisengo, Cortanieto, Sant’Anna, Tuffo, chiudendo la prima giornata a Cocconato. Sono tutti paesi di origini antiche.
Ponzano Monferrato tardo romana, Villadeati sorge su un quadrum romano, Murisengo di epoca alto medievale per finire a Cocconato il cui nome potrebbe derivare da “cum conatu” a testimonianza dello sforzo che occorreva per arrivarci (quindi finiremo la nostra prima tappa con una salita). Rifocillati e riposati ripartiremo il giorno 23 aprile alla volta di Superga toccando Albugnano caratterizzato dalle “terre bianche”, l’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, Cinzano, Sciolze, Bardanasso, Tetti Pietraforata e Superga.
L’Abbazia di Vezzolano sarà un punto di riferimento molto caratteristico. Secondo la leggenda sarebbe stata fondata per il volere di Carlo Magno nel 773. Colto da una crisi epilettica nel corso di una battuta di caccia ad Albugnano, a guarigione avvenuta, l’imperatore avrebbe ordinato di far erigere questa abbazia. Degno di nota in questa seconda tappa anche Cinzano, la cui leggenda vuole che il nome derivi dal piemontese “cinque sani” che si sarebbero salvati da una lontana pestilenza. Le origini di questo posto sono però legate anche queste all’epoca romana Cintius, antico proprietario romano di questi luoghi.
Superga sarà la nostra destinazione. La maestosità di questa Basilica voluta da Vittorio Amedeo II che incarico all’architetto Juvarra pe edificare questo gioiello sulla collina di Superga, Parco Naturale, posizionata a 670 metri, definisce l’orizzonte della città di Torino e noi saremo lì a festeggiare il nostro successo. Questa nostra escursione lunga 70 chilometri ci regalerà emozioni, sensazioni, fratellanza tra coloro che la percorreranno ma soprattutto assaporeremo l’autenticità di questi luoghi che hanno un qualcosa di magico, di storico, di fede.
Il gruppo sarà chiuso a poche persone, allenate e responsabili del fatto che bisognerà percorrere più di 30 chilometri al giorno, zaino in spalla, in qualsiasi condizione meteo per chiudere la nostra avventura in due giorni.
Se qualcuno fosse interessato a partecipare mi contatti per un colloquio conoscitivo e valutativo. Qualche posto per percorrere questo sogno c’è ancora, anche se non molti.
SEGUI ANCHE:
monfreedom