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    Luca Davini  
    27 Aprile 2023
    ore
    15:01 Logo Newsguard
    Contratti con l'estero

    Come perfezionare il contratto di vendita internazionale – Parte 2

    Proseguiamo l?esame delle soluzioni adottate per regolare in maniera sicura contratti di vendita internazionale - anche se di basso valore ? con uno strumento estremamente diffuso nella prassi commerciale delle imprese che operano con ...

    Proseguiamo l’esame delle soluzioni adottate per regolare in maniera sicura contratti di vendita internazionale – anche se di basso valore – con uno strumento estremamente diffuso nella prassi commerciale delle imprese che operano con l’estero ovvero la conferma d’ordine (accettata).

    La conferma d’ordine accettata

    La conferma d’ordine costituisce infatti un altro tipico strumento di lavoro della prassi commerciale. È noto che nella prassi essa viene spesso utilizzata e definita anche come “proforma invoice” finale, quale documento che chiude le trattative e che prevede al suo interno solo gli elementi tipici di una normale fattura (riferimenti delle parti , prezzo unitario e totale prodotti, pagamento, scadenze, resa merce ecc..), con lo scopo di facilitare la comunicazione tra le parti.

    Essa, tuttavia, in un contesto legale corretto e di tutela dovrà essere utilizzata:

    • a seguito della firma delle condizioni generali, come visto sopra, per regolare i punti essenziali della singola vendita (prezzo, data di consegna);
    • se non sono state firmate le condizioni generali di vendita potrà essere utilizzata per proteggere l’operazione economica tramite l’inserimento di specifiche clausole di tutela.

    Le clausole di tutela riguardano in particolare: la resa della merce (rischio di viaggio e di perdita/deterioramento), i parametri di conformità della merce, la garanzia in caso di difetti, il pagamento e le garanzie sul rischio di mancato pagamento, la riserva di proprietà, la legge applicabile e le modalità di risoluzione delle eventuali controversie.

    La conferma d’ordine dovrà essere accettata espressamente dal partner contrattuale, tenendo conto di quanto scritto sulla forma nel precedente paragrafo. Il vantaggio pratico di questo strumento è la maggiore facilità di accettazione da parte del partner contrattuale per la sua semplicità e chiarezza. Per contro richiede una procedura interna aziendale da applicare ad ogni vendita (invio conferma e richiesta accettazione per procedere all’evasione dell’ordine).

    Il contratto per la specifica operazione di vendita

    Un’ulteriore strumento di lavoro è il contratto cd “ad hoc” per la singola operazione economica. In questo caso per operare il corretto inquadramento legale dell’operazione economica occorrerà rivolgersi al proprio legale in modo da proporre al partner commerciale un contratto appropriato, tenendo conto dei propri obiettivi commerciali e di marketing.

    Potrebbe infatti trattarsi di un contratto di vendita “spot” di elevato importo, di un contratto di fornitura (e quindi con vincolo a fornire nel tempo), di un contratto di distribuzione, al quale dovranno essere allegate le proprie condizioni generali di vendita o di altra tipologia contrattuale.

    Conclusioni

    In conclusione, dopo aver esaminato i vari strumenti a disposizione delle imprese per regolare rapporti di vendita internazionali, va detto che la scelta tra questi strumenti visti dipende da molti fattori quali:

    • la casistica specifica di vendita aziendale da regolare;
    • l’organizzazione interna aziendale;
    • il tipo di clientela;
    • il livello di tutela che si vuole ottenere per la propria attività.

    Non essendo sufficiente, nonostante una diffusa opinione in tal senso, il pagamento anticipato o mediante lettera di credito per essere pienamente tutelati.

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