Sanità, venerdì il Pd di Casale in piazza Castello per le liste d’attesa
Gazebo dei dem per sensibilizzare la cittadinanza dalle 9.30 alle 12.30
CASALE – Venerdi 26 maggio ci sarà una mobilitazione straordinaria del Circolo PD di Casale Monferrato che – tra le 9.30 e le 12.30 – sarà presente in piazza Castello (angolo chiesa di Santa Caterina) a Casale con un gazebo per sensibilizzare la cittadinanza sul problema delle liste di attesa nella sanità pubblica.
«Le liste di attesa nella sanità pubblica – dicono i dem – sono ormai divenute un dramma insopportabile per molte persone: esse arricchiscono la sanità privata e mettono a grave rischio la salute dei Cittadini.
La spesa privata per la sanità da parte di cittadine e cittadini piemontesi è costantemente in crescita: si riducono le prestazioni da parte del pubblico, si alliungono le liste di attesa, chi puo’ si rivolge al privato.
In Piemonte – dicono le statistiche ufficiali – per spesa in sanità privata si spendono 2,96 miliardi di euro: erano 2,189 nel 2016, con una crescita tra il 2016 e il 2021 (ultimi dati ufficiali) di oltre il 19%».
Continuano: «Un dato preoccupante oltre ogni limite, che colpisce le fasce sociali più deboli, favorisce una sanità privata sempre più incalzante, svilisce il ruolo della sanità pubblica, che rischia di divenire residuale. La salute è anche una questione di tempo: il tempo guadagnato con la prevenzione, ma anche il tempo in cui si riesce a ottenere prima la diagnosi e poi la cura. Più tempo passa, più la salute di ognuno di noi è a rischio. In Piemonte i tempi di attesa per visite ed esami sono estenuanti, soprattutto se paragonati ai tempi della sanità a pagamento, che sono brevissimi. È un’ingiustizia a cui non dobbiamo abituarci. Per questo chiediamo con forza che sia rispettato il dettato costituzionale sul diritto universale alla salute.
In Regione Piemonte le liste d’attesa superano spesso i 6 mesi anche per gli esami e le visite più basilari. Per alcune prestazioni si supera l’anno di attesa. Tutti i cittadini ne fanno esperienza ogni giorno. Questa situazione costringe i piemontesi che possono permetterselo a rivolgersi sempre di più alla sanità privata, pagando per accorciare i tempi di prestazioni che dovrebbero essere garantite. Chi non può pagare, invece, rinuncia alle cure con il risultato di avere cittadini di serie A e di serie B».
Viene poi incalzato anche il centrodestra locale: «La destra piemontese e casalese, ad ogni critica, annuncia dei ‘piani straordinari’ per accorciare le liste d’attesa, ma dimentica di raccontare la verità di fondo: la soluzione passa anche dall’assunzione di nuovo personale, ma in Piemonte dal 2019 non si sostituiscono più nemmeno coloro che vanno in pensione. Così diminuisce il personale che lavora nelle strutture pubbliche, mentre cresce il fenomeno dei gettonisti.
È tempo che sia il Governo sia Regione Piemonte tornino a investire nella sanità pubblica bloccando il processo di privatizzazione strisciante a cui stiamo assistendo : per tutti questi motivi, invitiamo la cittadinanza casalese e monferrina a firmare la petizione per la tutela della salute e contro le liste di attesa, anche attraverso la raccolta on line sul sito dedicato».