Nuovo pontile e il problema delle piante nel Po. Il punto della Lega
L'intervento del segretario Zoccola
CASALE – Stefano Zoccola, segretario casalese della Lega, si congratula con gli amministratori del Carroccio per il nuovo pontile all’imbarcadero di Casale.
«Mi sento di fare i complimenti sia agli assessori che ai nostri consiglieri, in particolare al Tiziano (Allera ndr) per l’ottimo risultato raggiunto con il posizionamento del nuovo pontile sul fiume Po. Infatti, con la costruzione a valle del ponte ferroviario, qua a Casale Monferrato, si è venuto a creare un bacino navigabile lungo circa 2 km e sufficientemente largo per consentire contemporaneamente sia la navigazione nei due sensi (risalita e discesa), sia l’esercizio della pesca sportiva e ricreativa da parte degli appassionati. Un bacino fruibile per tutta la popolazione, che può passeggiare lungo le sponde del Po, praticare uno sport agonistico (canottaggio), piuttosto che godersi il panorama dal fiume a bordo di una canoa o di un barcé. Ma il pontile posizionato all’imbarcadero non era adatto per diverse attività: solo una piccola parte poteva essere utilizzato per il canottaggio, stesso discorso per la canoa, difficoltà anche per chi doveva salire sui barcé, dato l’ampio dislivello. Oltretutto le persone con difficoltà motoria o disabilità difficilmente potevano raggiungere il pontile. Queste problematiche sono state segnalate da tempo da Tiziano Allera, consigliere della Lega, che ha richiesto a gran voce la sostituzione con un nuovo pontile da parte dell’amministrazione. Voce raccolta dal vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici Emanuele Capra, che si è da subito interessato alla sostituzione del pontile con uno più adatto alle nuove condizioni del fiume» spiega Zoccola.
Prosegue il segretario: «La coppia Allera – Capra, dopo l’approvazione del sindaco, ha optato per un pontile lungo 24 metri e largo due, che consente l’utilizzo di più imbarcazioni contemporaneamente. Ciò consentirà anche lo svolgimento di gare di canottaggio (mai disputate a Casale, se non parecchi decenni fa), oltre che una miglior fruizione da chi scenderà in canoa o salirà su un barcé. Si è pensato anche a una passerella posizionata in cima alle gradinate, fino al pontile, e sufficientemente larga da consentire anche a chi ha problemi di mobilità di raggiungere il pontile stesso. Ma oltre al pontile il lavoro continua, con l’interessamento dell’assessore all’Ambiente Cecilia Strozzi, che, sempre con Tiziano Allera si è più volte recata sul fiume per constatare personalmente la problematica data dalle piante acquatiche infestanti, problematica che non interessa solo Casale Monferrato, ma anche il capoluogo del Piemonte, Torino, e diversi tratti del fiume Po nel tratto piemontese. Cecilia (Strozzi nda), sin dallo scorso anno (primo anno nel quale la problematica è emersa in modo rilevante), si è mossa con tutte le istituzioni e forze in campo che potessero cercare di risolvere il problema, non solo estetico ed ambientale, ma che crea notevoli problemi per la navigazione. Queste piante non possono essere tagliate (si favorirebbe una crescita ancora più estesa e repentina), ma eradicate. Dopo diversi tavoli tecnici, a breve il Parco del Po testerà questa nuova soluzione dell’eradicazione e raccolta (per lo smaltimento) di queste piante, non solo a Casale Monferrato ma anche a Torino. La “battaglia” per una migliore fruizione del fiume Po, un bellissimo fiume che attraversa la nostra Città, interessa non solo i soggetti sopraindicati, ma tutti gli assessori, consiglieri, amministratori della Lega, da sempre sensibili a queste problematiche».