Deambrogio e Prc alla manifestazione di Torino per la sanità pubblica
L'intervento del segretario regionale che sabato scorso ha preso parte all'iniziativa regionale
TORINO – Lo scorso sabato 27 maggio a Torino si è svolta una manifestazione regionale a difesa della sanità pubblica intitolata: ‘Quando tutto sarà privato saremo privati di tutto’. In merito a tale appuntamento è intervenuto il segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista di Piemonte e Valle d’Aosta Alberto Deambrogio.
«Abbiamo aderito e partecipato all’iniziativa regionale promossa da moltissime sigle associative, sindacali e professionali. Siamo, non da oggi, convinti che la deriva del Servizio Sanitario Nazionale sia arrivata al limite del non ritorno. Anche in Piemonte nodi strutturali sono ormai ineludibili e le responsabilità vanno ricercate in una lunga sequela di interventi mancati, sbagliati, nell’assenza di programmazione e di visione complessiva imputabile sia all’attuale governo di centro destra, sia a una precedente gestione di centro sinistra.
Per troppo tempo le persone hanno subito in silenzio il peggioramento dei servizi, avendo come unica prospettiva quella di farcela da sole, spesso pagando di tasca propria le prestazioni necessarie per garantire la propria salute. Da qualche tempo si stanno finalmente moltiplicando iniziative di vario tipo, tutte segnate però dal tentativo di convergenza verso un movimento generale in grado di mettere in discussione l’attuale degrado. E’ dunque decisivo contribuire a questo lavoro con pazienza, lucidità e determinazione, proprio oggi che, con il progetto di autonomia differenziata regionale più che mai realistico, si rischia il colpo finale per il diritto universale alla salute sancito dalla nostra Carta costituzionale».
Conclude Deambrogio: «Sappiamo bene quali sono i limiti di Cirio e Icardi: nessun piano sanitario, nessun piano per la cronicità, scarsa attenzione al territorio, vane promesse di nuove strutture ospedaliere, ulteriori tagli ai servizi con i conti in rosso. Per affrontare seriamente questi problemi in Piemonte come altrove serve trattare la salute come tema trasversale a tutte le altre politiche, contrastare ogni idea di Autonomia regionale Differenziata, aumentare le risorse almeno a livello europeo, espellere dal Servizio sanitario elementi privatistici e di sanità integrativa, farla finita con l’aziendalizzazione, investire nel personale sanitario, costruire l’integrazione fra ospedale e territorio, organizzare una rinnovata partecipazione democratica».