‘Ogni giorno è il Giorno della Memoria’: le premiazioni del concorso
Il progetto di Regione Piemonte e Fondazione Casale Ebraica Ets
TORINO – Il progetto ‘Ogni giorno è il Giorno della Memoria’, promosso dalla Regione Piemonte in concerto con il dipartimento educativo del Maccabi World Union e la Fondazione Casale Ebraica ETS, si è concluso con un grande successo di partecipazione e di progetti presentati e pronti per essere realizzati.
Martedì, al Polo del 900, l’assessore regionale alle Politiche Giovanili Fabrizio Ricca, insieme a Rabbi Carlos A. Tapiero, Deputy Ceo & Director of Education Maccabi World Union, a Roberto Gabei, Presidente Fondazione Casale Ebraica Ets, e Claudia De Benedetti, coordinatrice del progetto, ha consegnato gli attestati di ‘Ambasciatori della Memoria’ ai giovani partecipanti a un percorso che consisteva in un cammino di realizzazione di progetti rivolti ai giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, con
obiettivo dichiarato di permettere un approccio nuovo e attivo per la celebrazione del Giorno della Memoria ma anche quello di aiutare ad identificare le forme contemporanee di antisemitismo, razzismo e antisionismo.
Più di 2mila 500 giovani di età compresa tra i 17 e i 18 anni, 8 progetti presentati a una commissione incaricata di valutarli, 3 incontri frontali di approfondimento e discussione. Sono solo alcuni dei grandi numeri del concorso. I tre progetti (Cuneo, Rivoli e Mornese) che sono stati selezionati per essere realizzati declineranno in modo diverso il tema della memoria ma con un unico denominatore comune: sfruttare le nuove tecnologie per fare in modo che episodi del nostro passato tornino ad affacciarsi nella nostra quotidianità per diventare occasione di riflessione e di monito su orrori e ingiustizie che hanno attraversato il territorio piemontese.
Il progetto arrivato dal comune di Mornese amplierà il tema delle pietre d’inciampo presenti sul suo territorio fornendo contributi audio sotto forma di podcast in cui verranno raccontate le storie delle donne e degli uomini deportati a cui le pietre
rendono omaggio.
Quello che verrà realizzato a Cuneo seguirà la storia del giovane studente Ildo Vivanti e, grazie a poster e QR code disseminati per la città, toccherà temi centrati della vicenda umana che lo hanno riguardato: le leggi razziali, le espulsioni della scuole
degli studenti ebrei ma anche la solidarietà, portata avanti a proprio rischio e pericolo, di docenti e studenti che non si piegarono alle indicazioni del regime.
I giovani del comune di Rivoli produrranno video contenenti interviste e approfondimenti che verranno destinati ai social network più usati dai giovani (Instagram e TikTok) e lo faranno sfruttando una vasta rete di associazioni (UGEI – Unione Giovani Ebrei Italiani, Comitato Resistenza Colle del Lys, Anpi Rivoli, MAKI APS, Deina Torino Aps) pronte a offrire la loro consulenza.