Al Castello di Casale due giornate di studi sui restauri di Santa Caterina
Venerdì 9 e sabato 10 giugno
CASALE – L’Associazione Santa Caterina Onlus, nell’ambito della valorizzazione della chiesa barocca e del patrimonio culturale di Casale, promuove due giornate di studio sui restauri venerdì 9 e sabato 10 giugno.
L’iniziativa si pone a compimento delle attività di restauro iniziate nel 2010 ed è motivata da una forte sollecitazione a rendere disponibile e mettere a confronto con studi di esperti e addetti ai lavori la conoscenza maturata durante i recenti cantieri, che hanno richiesto approfondimenti di minuto dettaglio nei diversi temi dell’architettura delle cupole, della struttura della lanterna, degli stucchi della facciata e, più recentemente, dei dipinti della cupola maggiore. Le giornate saranno articolate in quattro sessioni di lavoro che si svolgeranno tra la Manica lunga del Castello e la chiesa di Santa Caterina.
Il programma, le modalità di iscrizione e i costi
«”Restauri del XXI Secolo a Santa Caterina” è un evento di alto profilo che pone l’accento sulla tutela dei beni culturali, aspetto di rilievo per il nostro sistema, visto il cospicuo patrimonio artistico e architettonico nazionale che ha una funzione storica, sociale, ma anche economica. Esso è fonte di opportunità e allo stesso tempo di grandi responsabilità, per fare in modo che resti un bene a disposizione delle future generazioni» commenta il vicesindaco Emanuele Capra.
«A poco più di cinquant’anni dall’ultimo importante intervento di restauro ci sono toccati il compito, la responsabilità e il privilegio, di prenderci cura di questo meraviglioso scrigno di arte sacra. L’abbiamo fatto con rispetto, ponendoci molte domande prima di dare risposte progettuali ed esecutive. Oggi abbiamo un bagaglio di conoscenze che sentiamo il bisogno di incrociare, approfondire e pubblicare, coinvolgendo tecnici, studiosi e appassionati, nell’ideale obiettivo di restituire alla chiesa di Santa Caterina la dovuta dignità e alla nostra Città una maggiore consapevolezza culturale» spiega Marina Buzzi Pogliano, presidente Associazione Santa Caterina Onlus.