• Network logo
  • Ultima Ora
  • Cronaca
  • Economia
  • Lavoro
  • Politica
  • Blog
  • Newsletter
  • Società
  • Cultura
  • Spettacoli
  • Sport
    • Sport
    • Sport Live
    • Alessandria Calcio
    • Derthona Basket
  • Animali
  • Necrologie
  • Farmacie
  • Farmacie
  • Elezioni
  • Abbonamenti
  • Edicola Digitale
  • Top Tag
    • Staria e storie di Valenza
    • Il deposito di scorie nucleari
    • Dossier Spinetta
    • Il caso Ginepro
    • Il processo Eternit Bis
    • Vite in cella
    • Venticinquesimo Minuto
    • L’ospedale siamo noi
    • I castelli dell’Acquese
    • Arte e Memoria
  • Podcast
    • Eco Sentieri
    • Che cosa direbbe Freud?
  • DOCUFILM
    • Alessandria: tra industrie a rischio e pericolo inquinamento
    • Dossier Spinetta, storia di un inquinamento
    • Le vecchie nuove droghe
    • 1994, la tragedia dell’alluvione: guarda il docufilm
    • In direzione contraria, la strage di Quargnento
    • Il ciliegio di Rinaldo
  • Network
    • Il Piccolo
    • Alessandria
    • Novi Ligure
    • Acqui Terme
    • Casale
    • Ovada
    • Tortona
    • Valenza
      • micro circle logo
      • coogle_play
      • app_store
    Site Logo
    Leggi l'ultima edizione Read latest edition Abbonati Abbonati
    • Lavoro
    • Cronaca
    • Sport
    • Alessandria Calcio
    • Newsletter
    • Società
    • Necrologie
      • Lavoro
      • Cronaca
      • Sport
      • Alessandria Calcio
      • Newsletter
      • Società
      • Necrologie
    “Decision
    Blog, Home
    Barbara Rossi  
    5 Giugno 2023
    ore
    15:46 Logo Newsguard
    Polvere di stelle

    “Decision to Leave”: il gioco delle parti

    «Uccidere è come fumare: solo la prima volta è difficile» Un detective coreano di Busan, Jang Hae-jun (Park Hae-il): professionale, preciso, cortese con il prossimo, ma afflitto dall’insonnia e da un rapporto di ...

    «Uccidere è come fumare: solo la prima volta è difficile»

    Un detective coreano di Busan, Jang Hae-jun (Park Hae-il): professionale, preciso, cortese con il prossimo, ma afflitto dall’insonnia e da un rapporto di coppia vissuto a distanza; una seducente donna di origini cinesi, Song Seo-rae (Tang Wei),  misteriosa e ambigua vedova di un ufficiale dell’immigrazione molto più anziano di lei, trovato morto ai piedi di una montagna che stava scalando; altri omicidi irrisolti, cold case e persino una presunta eutanasia, praticata da Seo-rae alla madre morente.

    Questi sono i principali elementi di “Decision to Leave” (Prix de la mise en scène a Cannes 2022) del regista coreano Park Chan-wook, uno tra i più influenti della sua generazione, divenuto famoso a livello internazionale tra il 2002 e il 2005 per la Trilogia della vendetta. Neo-thriller (o neo-noir) atipico, imprevedibile e sorprendente, figurativamente geometrico, “Decision to Leave” risente degli influssi dei grandi artefici del genere, da Hitchcock a De Palma, miscelando con sapienza e stile personale gli stimoli visivi e narrativi.

    decision-to-leave-movie

    Pellicola della post-modernità (o, meglio, espressione di quello sfilacciamento semantico e sensoriale che già caratterizzava, secondo Gilles Deleuze, il cinema neorealista degli anni Quaranta), l’opera al nero di Park Chan-wook non ha destinazione né soverchio obiettivo se non quello di mostrare la splendida instabilità del reale, in cui nulla ha senso e anche i cosiddetti fautori dell’ordine si rivelano personaggi irrisolti.

    Di fronte all’enigmaticità del mondo e degli individui nessuno è come appare, tanto meno la quieta Seo-rae, che di alibi convincenti ne ha da vendere: proto (o post) dark lady, ne rappresenta l’evoluzione tardiva, anch’essa pirandellianamente sospesa nella versione digitale di ciò che resta dei rapporti umani, tra gli squilli del telefono e i messaggi WhatsApp.

    Un modo di comunicare che caratterizza anche la relazione tra lei e Hae-jun, cristallizzata entro un perenne stato nascente tanto vertiginoso quanto pietrificato dalle costrizioni del vivere e dalle parallele triangolazioni amorose. “Decision to Leave” è anche un mélo con echi alla Wong Kar-wai (“In the Mood for Love”, 2000; “2046”, 2004), ma più freddamente cerebrale nel cogliere l’impossibilità e la non compiutezza del sentimento.

    decision-to-leave-locandina

    «Tutto è iniziato da una conversazione a Londra con la sceneggiatrice Chung Seo-kyung, con la quale ho collaborato per parecchi film», ha raccontato il regista a “L’occhio del cineasta”, in occasione dell’uscita italiana. «In relazione alla storia, prima di quell’incontro avevo solo un paio di elementi in mente. Il primo è una canzone coreana intitolata “The Mist (Foschia)”, composta da Lee Bongjo, che amo da quando ero un ragazzo. Il secondo elemento è che desideravo girare un film che avesse come protagonista un detective dalla personalità simile a quella del mio detective preferito, cioè Martin Beck, protagonista della serie svedese di romanzi polizieschi. Volevo un detective che fosse gentile, tranquillo pulito, elegante. I due elementi si sono fusi nel corso della conversazione con la sceneggiatrice Chung Seo-kyung, e gradualmente la storia ha preso forma. “Decision to Leave” è una storia per persone adulte. È una storia d’amore ma è anche un poliziesco. Soprattutto ci tengo a sottolineare che è la storia di una perdita raccontata in modo che qualunque adulto possa capirla. Anziché trattarla come pura tragedia, ho cercato di aggiungervi delicatezza, eleganza e umorismo».

    “Decision to Leave” è fruibile sulle principali piattaforme di cinema in streaming.

    “Decision to Leave” (Heojil kyolshim)

    Regia: Park Chan-wook

    Origine: Corea del Sud, 2022, 139’

    Sceneggiatura: Park Chan-wook, Chung Seo-kyung

    Fotografia: Kim Ji-yong

    Montaggio: Kim Sang-beom

    Musica: Jo Yeong-wook

    Cast: Park Hae-Il, Tang Wei, Lee Jung-hyun, Go Kyung-Pyo, Shin-Young Kim, Jung Young Sook, Seung-mok Yoo, Teo Yoo

    Produzione: CJ Entertainmentù

    TORNA AL BLOG DI BARBARA ROSSI

    SEGUI ANCHE:

    polveredistelle
    this is a test{"website":"website"}{"blog":"Blog", "il-piccolo":"Il Piccolo"}
    Watsapp RESTA SEMPRE AGGIORNATO. ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP: È GRATUITO!
    Articoli correlati
    Leggi l'ultima edizione
    Leggi l'ultima edizione
    footer circle logo
    Site Logo in Footer
    Google Play App Store
    Copyright © - Editrice Gruppo SO.G.ED. Srl - Partita iva: 02157520061 – Pubblicità: www.medialpubblicità.it
    Chi siamo Cosa Facciamo Pubblicità Necrologie Casale Privacy Cookie Policy

    Il Piccolo di Alessandria AlessandriaNews NoviOnline AcquiNews CasaleNotizie OvadaOnline TortonaOnline ValenzaNews
    NewsGuard Logo Logo W3C