Unione Popolare, una raccolta firme per il salario minimo
Le parole dell'esponente casalese Alberto Deambrogio
CASALE – Unione Popolare ha lanciato una campagna di raccolta firme su una legge d’iniziativa popolare per ottenere il salario minimo legale a 10 euro l’ora.
«Nel nostro Paese – ha dichiarato Alberto Deambrogio, esponente casalese di Unione Popolare – esiste un’emergenza: i bassi salari. Questa situazione produce una evidente ingiustizia sociale, la riduzione dei consumi popolari e un abbassamento della produttività, denunciata da molti senza saper andare alla vera causa.
La nostra iniziativa non coincide col volere la luna, ma una paga davvero minima, che oggi è superiore allo stipendio di tante lavoratrici e lavoratori. Oltre a dare una paga dignitosa, l’istituzione di un salario minimo porterebbe a un ridisegno delle relazioni industriali con un accorpamento contrattuale, oltre a porre le condizioni per una contrattazione nazionale intercategoriale fondata, appunto, sulla richiesta di aumento del salario minimo.
Dopo anni di voluta frantumazione del soggetto del lavoro, si arriverebbe finalmente a un aumento complessivo del potere di quest’ultimo e del sindacato. In un Paese come il nostro, che vede una difficoltà non sulla capacità di competere (siamo esportatori netti), bensì sui consumi delle famiglie, l’aumento del salario minimo avrebbe un effetto macroeconomico positivo sia sul reddito, che sull’occupazione».
Conclude Deambrogio: «Anche a Casale Monferrato è possibile firmare la legge di iniziativa popolare sul salario minimo legale a 10 euro presso il Comune negli orari d’ufficio. Invito dunque a sostenere questa proposta e a diffonderla il più possibile».