A Fubine Dora Marchi parla di vino e cambiamento climatico
Il focus dell’enologa sull’impatto del recente fenomeno mettendo a confronto le annate
FUBINE – ‘Maturazione dell’uva e cambiamenti climatici. Quale l’impatto sulla viticoltura e sull’enologia e, in particolare, sulle uve Nebbiolo da Barolo?’. A parlarne è stata la biologa ed enologa Dora Marchi lunedì 19 giugno al Centro di Ricerche Applicate allo Sviluppo Enologico Enosis Meraviglia di Fubine, in occasione della degustazione delle annate 2020, 2021 e 2022 di Barolo en primeur.
Uno speach sintetico e diretto partito dal 1896 quando già lo svedese Premio Nobel per la Chimica Svante Arrhenius produsse un testo di letteratura scientifica nel quale attestava gli effetti dell’anidride carbonica sul clima.
«Quando parliamo di cambiamento climatico in viticoltura, dobbiamo prenderne in considerazione gli effetti: l’aumento dell’evapotraspirazione, la diminuzione della sostanza organica del terreno anche a causa di eventi estremi, l’incremento del contenuto di CO2 e di altri gas serra, l’incremento della luminosità dovuto alla scarsa presenza di nuvole, quindi, l’incremento dei raggi ultravioletti, l’incremento della temperatura del mare e, complessivamente, l’incremento generalizzato delle temperature, con scarse precipitazione sia prima dell’invaiatura sia durante la maturazione dell’uva – ha sottolineato la Marchi – Effetti che, a loro volta, stanno determinando evidenti manifestazioni sulla maturazione dell’uva, interessata da un anticipo di fioritura nonché da un accorciamento e anticipo delle fasi fenologiche».
Prendendo in esame le diverse annate di Barolo ricomprese negli ultimi 20 anni, pur restando nel range under 3,8, emerge un incremento progressivo del pH, spiccatamente accentuato nelle annate a bassa piovosità. A cambiare sono state anche le date di inizio vendemmia.
Nel frattempo, all’Enosis Meraviglia si continua a studiare e a fare ricerca per definire le scelte enologiche migliori, tra le quali: tempi ottimali di macerazione, modalità/tempi dell’affinamento in legno, gestione dell’ossigeno, reazioni a carico dei tannini durante la maturazione e studio delle cinetiche di maturazione dell’uva, nonché l’ottimizzazione delle componenti tecnologiche, polifenoliche e aromatiche.