“Il mio scontro ardente con l’estate: una settimana senza parole, ma con un’abbondante dose di sudore!”
Cari lettori, mi trovo qui oggi per raccontarvi una storia epica, un’impresa temeraria contro un nemico spietato: il CALDO!
Questa settimana, mentre cercavo di mettere nero su bianco un nuovo post per il mio blog (questo blog), ho scoperto che il caldo aveva in serbo per me un piano ben orchestrato per silenziarmi. E così, ho vissuto giorni di sudorazione intensa, dimenticando le parole, mentre il mio cervello si è messo in modalità “riposo estivo” senza nemmeno chiedermi il permesso.
Tutto ha avuto inizio con un innocente click sul pulsante “Nuovo Post”.
Il sole picchiava sulla mia finestra senza pietà, il termometro saliva sempre di più e le mie idee iniziavano a sciogliersi come gelato sotto il sole cocente. Ogni volta che cercavo di concentrarmi, il mio cervello mi sussurrava: “Mi spiace, amico mio, ma ho deciso di andare in vacanza finché questo caldo infernale non si placa!”. “Ma come sarebbe possibile andare in vacanza?”, mi chiedevo, incredulo. “Abbiamo scritture da completare, progetti da portare avanti e forse anche una meta da scegliere per le nostre vacanze!”. “Tu sei fuori di testa!”, mi rispondeva il mio cervello, in un tono che non lasciava spazio a dubbi. “Perché non ti affacci alla finestra? Non vedi quelle persone là fuori che si godono la vita sotto gli alberi, sorseggiando caffè ghiacciati, granite e gelati? Dovresti fare come loro!”
Ho cercato di convincermi che l’aria condizionata avrebbe risolto tutto, ma sembrava più interessata a trasformare il mio ufficio in una caverna gelida, piuttosto che a rinfrescare il mio spirito creativo. E così, seduto davanti al mio computer, con le gocce di sudore che cadevano sulla tastiera, ho deciso di arrendermi al potere del caldo.
Ma sapete che tipo sono? Non mi arrendo facilmente! Ho trasformato la mia lotta contro il caldo in un’avventura epica. Ho preso il mio laptop, un ventilatore portatile e mi sono stabilito all’ombra di un albero nel parco più vicino. Niente caffè nelle vicinanze, non volevo dare l’impressione sbagliata di me stesso. Ho iniziato a scrivere, cercando di resistere al caldo che faceva sciogliere anche le mie idee.
Le parole sfuggivano dalle mie dita sudate e le frasi si confondevano come le vibrazioni calde sul pavimento. Ho cercato di concentrarmi, ma ogni volta che una folata di vento faceva volare le pagine del mio quaderno, sembrava che volesse dirmi: “Rilassati, prendi una limonata fredda e riprova più tardi!”. E così, con la lentezza di un bradipo e il sudore che mi bagnava la fronte, ho deciso di prendermi una pausa.
Ho affrontato il caldo con una determinazione in più, divorando gelati a non finire, bevendo litri di limonata e cercando l’ombra ovunque andassi. Ho trasformato il mio studio in un’oasi tropicale, con piante verdi e ventilatori che soffiavano aria fresca su di me.
Poi è arrivato il venerdì e, finalmente, la pioggia è scesa e con essa la temperatura è scesa di colpo. E cosa ho fatto io? Sono caduto in un sonno profondo. Sì, mi sono addormentato come un tronco. Pensavo che quella freschezza avrebbe galvanizzato la mia creatività, ma invece cosa ho ottenuto? Un sonno riposante, interminabile e sonnacchioso durato 24 ore.
E ora, mentre scrivo questa conclusione sotto il sole cocente che è tornato prepotente più che mai, mi rendo conto che questa settimana senza parole è stata un’esperienza indimenticabile. Ho sfidato il caldo, ho affrontato condizioni estreme e ho scoperto che anche i momenti di “blocco dello scrittore” possono essere divertenti se affrontati con un pizzico di ironia.
Quindi, cari lettori, mi scuso se questa settimana non sono riuscito a offrirvi nuovi contenuti, ma prometto che tornerò presto con la mia penna (o la mia tastiera) e la mia macchina fotografica, pronto a scrivere storie divertenti e informative (spero) per voi. Nel frattempo, prendetevi una pausa, rinfrescatevi e godetevi l’estate, perché, come ben sappiamo, la creatività non si ferma mai, nemmeno sotto il sole rovente!
Ci vediamo presto, il vostro “scrittore e fotografo” che vi scrive direttamente dall’interno di un frigorifero!