Confindustria: in provincia crescita più fragile, ma tengono export, investimenti e occupazione
Economia, Home
Roberto Gilardengo  
11 Luglio 2023
ore
12:51 Logo Newsguard
L'analisi

Confindustria: in provincia crescita più fragile, ma tengono export, investimenti e occupazione

L'indagine congiunturale: segnali di indebolimento nelle previsioni degli imprenditori per luglio-settembre

ALESSANDRIA – Una crescita fragile, con l’export che come al solito tiene ma con “segnali di indebolimento” che sono una conseguenza dell’aumento dei tassi di interesse:  “Una componente principale per spiegare questi segnali, perché se aumenta il costo del denaro si smette di investire”.
Gli imprenditori alessandrini non hanno dubbi. Lo segnala, alla presentazione dell’indagine congiunturale con le previsioni per il trimestre luglio-settembre, questa mattina nella sede dell’associazione, la presidente di Confindustria Alessandria Laura Coppo.
I dati sono sostanzialmente in linea con quelli regionali e il quadro è questo: le aspettative degli industriali del territorio sono più incerte rispetto a quelle di primavera, ma gli indici complessivi sono positivi con la tenuta di export, investimenti e occupazione. Buona notizia, si assesta l’impatto dei costi dell’energia, delle materie prime e della logistica. Nel dettaglio, i principali indici che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti permangono positivi anche se si contraggono, e sono sempre elevati gli indicatori della propensione a investire e quelli che si riferiscono all’utilizzo degli impianti. Ancora positivo anche quello della redditività, stabile e basso il ricorso alla cassa integrazione.
Confindustria: in provincia crescita più fragile, ma tengono export, investimenti e occupazione

Come va l'economia del Piemonte? L'analisi di Banca d'Italia

ALESSANDRIA - Ogni anno, alla fine di maggio, il Governatore della Banca d’Italia presenta all’Assemblea dei partecipanti una relazione sull’andamento…

Prezzi: verso una stabilità

La rilevazione che riguarda i prezzi evidenzia un andamento sostanzialmente analogo rispetto al precedente trimestre: il 31% delle imprese prevede un aumento dei prezzi delle materie prime (dal 36), il 16% ipotizza che crescano quelli dell’energia (era il 20) e il 26% della logistica (era il 30).

Facendo parlare i numeri, la previsione dell’occupazione è a +8 (in calo rispetto al +14 nell’ultimo trimestre), il dato che si riferisce alla produzione dice +7 (scende dal precedente +11), gli ordini totali sono a +4 (erano a +15), gli ordini export restano a +5. Positiva, anche se in leggera discesa, la previsione sulla redditività, che passa da +5 a +3, stabile quella del ricorso alla cassa integrazione, formulata dal 4% degli imprenditori intervistati e sono sempre in maggioranza, al 76% (come nel trimestre precedente), quelli che prevedono invariata l’occupazione. La propensione a investire è sempre alta ed è dichiarata dal 75% degli intervistati (era il 79), e il grado di utilizzo degli impianti è elevato e si conferma al 79% della capacità. Il ritardo negli incassi diminuisce ed è segnalato dal 26% degli imprenditori (erano il 30%) e ha lavoro per più di un mese il 67% degli intervistati.

Per quanto riguarda i settori produttivi, previsioni altalenanti per il metalmeccanico, che sono positive per occupazione ed export, e per quelle della chimica, positive per l’occupazione; sono ancora negativi i dati per la gomma-plastica, mentre il settore alimentare, soggetto alla stagionalità, rileva previsioni positive per produzione, ordini totali ed export. Per il settore dei servizi alle imprese le previsioni sono migliori di quelle complessive.

Confindustria: in provincia crescita più fragile, ma tengono export, investimenti e occupazione

Lavoro, a luglio 2023 previste oltre 30mila assunzioni in Piemonte

TORINO - Sono circa 33.920 le assunzioni programmate dalle imprese piemontesi per luglio 2023, valore che sale a 93.650 se consideriamo…

Gli imprenditori restano cauti

Il responsabile dell’Ufficio studi, Beppe Monighini, propone l’analisi di alcuni elementi del consuntivo dello scorso anno, con il raffronto con il 2021 che segnala miglioramenti per fatturato e utile, ma con la voce “indebitamento” segnata in rosso.

Insomma “in questa indagine – osserva la presidente Coppo – gli imprenditori esprimono previsioni più caute rispetto a quelle dello scorso trimestre. La Congiunturale riguarda il periodo influenzato anche dalla pausa estiva e gli indici, peraltro non negativi, confermano quanto si rileva a livello regionale e nazionale”.  Anche il Centro studi di Confindustria sottolinea come si continuino ad accumulare “segnali di indebolimento” e aggiunge “le criticità del credito più caro e della domanda estera in calo. Per fortuna – fa notare – il prezzo del gas resta basso“. A livello provinciale, parlando della domanda estera, invece, “non ci sono segnalazioni di difficoltà”. Come spesso accade, del resto, e non soltanto grazie al traino dell’oreficeria.

Articoli correlati
Come va l’economia del Piemonte? L’analisi di Banca d’Italia
Blog, Economia
Lo studio
La nostra regione è in linea con l'andamento nazionale anche se emergono più ombre che luci
di Carluccio Bianchi 
3 Luglio 2023
ore
10:28
ALESSANDRIA - Ogni anno, alla fine di maggio, il Governatore della Banca d’Italia presenta all’Assem...
Leggi di piú
Leggi l'ultima edizione