Amc, in estate la holding? Il Pd chiede trasparenza
«Decisioni così importanti non possono essere centralizzate nelle mani di pochi»
CASALE – Il Pd di Casale, dopo la nota congiunta dei tre capigruppo di opposizione in consiglio comunale a Casale, torna sul tema Amc. Lo fa con una nota e pure con un’interrogazione urgente, primo firmatario Roberto Milano.
La vicenda riguarda un’ipotesi di scorporo della distribuzione e della possibile creazione di una holding ad agosto 2023, «tutto ciò in assenza della sufficiente chiarezza sul canone, della possibile presenza di soci privati, dell’analisi dello studio effettuato dai consulenti, della “qualità partecipativa” dei Comuni soci».
«Non vorremmo, infatti, come scrivevamo due settimane or sono nel comunicato congiunto (…) “che, nuovamente, il periodo estivo fosse foriero di decisioni più o meno improvvise e improvvide; né che tutto accadesse nelle calde serate agostane, quasi di nascosto. Per questi motivi siamo a sollecitare una ampia ed esaustiva trattazione in Consiglio Comunale, a cui – con il dovuto anticipo – venga fornita tutta la documentazione relativa a studi, cronoprogrammi, ipotesi di “evoluzione” societaria, che non sono costati poco alla Comunità ma di cui – in Consiglio Comunale – non esistono tracce”» spiegano i dem.
Riprende la nota: «Ribadiamo che decisioni così importanti non possono essere centralizzate nelle mani di pochi: le partecipate sono un bene comune della Città e di tutto il nostro territorio. Neppure è ammissibile che al Consiglio Comunale di Casale, sia alla maggioranza che all’opposizione, non venga presentata e discussa la documentazione che, pur con notevole ritardo, e in forma semiclandestina, i piccoli soci hanno a loro disposizione fin da aprile scorso. Ne va delle elementari forme di democrazia, e della tutela di una partecipazione strategica per la Città e per il territorio, frutto di decenni di impegno e professionalità spese e dedicate al bene comune e che ora, è il nostro timore, siano svendute al miglior (?) offerente.