Libicocco, da sabato 2 settembre la mostra a Casale
Da Aperture sull'Arte
CASALE – Pronta a ripartire l’attività di Aperture sull’arte: sabato 2 settembre alle 17.30 verrà inaugurata la mostra di Libicocco, al secolo Gian Luca Palazzolo, artista eclettico con un apprezzabile background, che arriva a Casale con qualche sorpresa, frutto della collaborazione con Emilio Brizzi e Gabriella Coppetti, grazie alla sinergia tra Aperture e Acs ArtCenter.
Un nuovo artista, dunque, all’interno di un nuovo progetto, nato dalla collaborazione tra due associazioni: Aperture sull’arte e ACS ArtCenter, realtà livornese che spicca per spirito innovativo e creatività. Il ‘trait d’union’ è Valeria Cavalli, casalese trasferitasi anni fa a Livorno, che con l’associazione Acs ArtCenter presieduta da Alessandro Schiavetti promuove iniziative legate alla valorizzazione dei beni culturali, dei talenti e dell’arte tutta.
Le opere di Libicocco sorprendono per gli effetti cromatici e le allusioni emotive: suggestioni e rimandi liberi a momenti ed esperienze della vita. I suoi lavori sono stati esposti ed apprezzati in Italia e in Europa, all’interno di personali e di collettive, in un percorso di ricerca visiva che Casale contribuirà a definire.
Autunno ricco
Nel corso dell’inaugurazione, sarà possibile dialogare con Libicocco ed approfondire – fra le altre cose – la scelta di un nome d’arte così particolare, presente nella Divina Commedia ed etimologicamente di grande interesse… Con uno sguardo d’insieme la programmazione autunnale di Aperture sull’arte si segnala per la grande vitalità: si riparte con Libicocco e si proseguirà con presentazioni di libri, incontri a tema, esposizioni con musica e intrattenimento.
È possibile sostenere l’associazione sia facendo proposte e mettendo a disposizione capacità che diventando soci (€15). La sede è nello showroom Zaffiro Serramenti di via Luparia 16 a Casale Monferrato.
«Si viaggia sempre con la fantasia (e con la stessa si ama). Lo spazio che si esplora è quello della nostra mente, in cui ogni cosa si riflette o non esiste. Questa a sua volta proietta sulla realtà le sue figure, ne assimila i colori e sovrappone le linee. D’altro canto le scene di un teatro di finzioni si alternano nella trama degli eventi. La sequenza temporale della nostra vita, fissa, si ripete ogni volta nella follia di una recitazione, improvvisata e sui piani degradanti delle quinte e dell’età. Sopra a tutto la memoria: un libro che raccoglie il trascorso e fornisce la chiave per comprendere il presente, chiuso nel suo scrigno a ribaltina. Gianluca ne dispiega il contenuto in grezzi diamanti, che Gabriella porta in mongolfiera sulle lingue rosse di una vampata di colore» (Emilio Brizzi).