Città di Casale, Barbin: «L’obiettivo? Vogliamo emozionare»
L'allenatore nerostellato prima dell'esordio ufficiale di domenica nel derby di Coppa col Trino
CASALE – Continua il viaggio alla scoperta di come le società calcistiche del Casalese si stanno preparando alla nuova stagione. Arriviamo quindi al neonato Città di Casale alla vigilia dell’esordio ufficiale di domenica al Natal Palli, in Coppa, nel derby col Trino. Con l’allenatore Devis Barbin parliamo del suo arrivo in Monferrato, delle aspettative, le pressioni ma anche gli stimoli intrinsechi in una sfida come quella di riaccendere la fiamma passionale della comunità intorno ai nerostellati.
Città di Casale, parla Barbin
Mister, cosa rappresenta per lei il Città di Casale?
«Per me è uno stimolo accettare questa sfida, provare ad avvicinarmi alla storia calcistica di Casale, anche se sembra un discorso utopistico. Ma sin dal primo momento in cui le due società (Stay O’ Party e Jcp, nda) mi hanno contattato, mi è stato detto che l’obiettivo primario era far riavvicinare la città, la comunità alla maglia e alla squadra. Quindi anche io, per quello che mi compete, voglio provare insieme ai ragazzi a trasmettere emozioni a chiunque ci guardi. Ma anche vivendole queste emozioni, in uno stadio che non tutti a questi livelli possono vivere».
Quindi, oltre al lato tecnico, c’è anche un aspetto emotivo, passionale di cui tener conto.
Certo, e non lo considero di secondo piano. Io per primo cerco giorno per giorno di trasmetterlo ai ragazzi, dicendo loro che non devono cavalcare queste emozioni e non vederle come qualcosa di negativo.
Lei è un outsider, probabilmente è quello che serviva in un contesto come questo. È d’accordo? La sta aiutando a pensare solamente al campo?
Si dice che si dice che non si è mai profeti in patria, e spesso è proprio così. In questo caso mi accorgo che questa condizione di ‘esterno’ mi permette di essere super partes in questo contesto. Per quanto mi compete, cerco di agre nel modo più chiaro e limpido possibile nelle scelte calcistiche e tecniche senza tener conto di quello che succede fuori dal campo. Al momento quello che più mi preme è riuscire a trasmettere la mia grande passione, tramite i ragazzi e il nostro gioco, ai tifosi, alla scoietà e all’intera piazza.
La preseason era iniziata bene con il 3 -0 al San Domenico Savio, poi mercoledì sera doppia sconfitta con Castellazzo e Asca alla Moretto Cup. Come interpreta queste battute d’arresto anche in vista dell’esordio stagionale?
L’avevo già detto, non doveva essere la partita col San Domenico Savio a darci indicazioni sul valore della squadra: non era tempo di facili entusiasmi prima e non è il tempo di fare drammi oggi. Preferisco che la prestazione negativa sia arrivata mercoledì, ma la sconfitta per come la vedo io serve per alzare l’attenzione e la disponibilità dei giocatori. Ripeto, secondo me c’è stata una forte componente emotiva: giocare in uno stadio del genere fa venire la pelle d’oca, ma dobbiamo abituarci al fatto che questa è casa nostra, dobbiamo vivere quest’emotività in maniera sana. Detto questo, bisogna dare il giusto peso alla prestazione di mercoledì, era la 18esima seduta tra allenamenti e partite poi, per dire, anche con l’Albese abbiamo fatto un’ottima partita per 75 minuti, anche se il risultato non ci ha dato ragione.
La squadra come sta in vista di domenica?
Ho avuto la fortuna di lavorare sempre con tutto il gruppo al completo. Gli indisponibili sono Malpassuto, Marianini e Dondi, Viazzi è in dubbio.
Si parte subito con un derby: al Palli arriva il Trino. Pur essendo Coppa, darà indicazioni sul tipo di campionato che faranno le due squadre?
Io credo di sì. Poco conta che si tratti di Coppa. L’anno scorso vinse il Bulè Bellinzago, vincitore del campionato. Il Lombardia lo stesso filotto è toccato al Casteggio. Si tratta di Coppa, ma quasi sempre in fondo ci arrivano quelli che occupano le prime posizioni in campionato. Poi ci sono tante variabili sia chiaro, ma in linea di massima ha la meglio chi è più strutturato.
Due parole sugli avversari?
Assolutamente. Li ho già sfidati l’anno scorso nel precampionato. Un’ottima squadra, abituata a queste categorie, a mio parere ha tutto per arrivare tra le prime quattro nel girone.