Pd contro Riboldi: «Città di Casale: sicuri sia una fusione solida?»
I dem pongono quesiti e sollevano problemi legati alla nascita della nuova società che domenica esordirà in campionato
CASALE – Il Pd di Casale attacca il sindaco e l’amministrazione comunale di Casale su un tema inedito: il calcio. Al centro dell’invettiva le recenti vicende che hanno portato al fallimento del Casale Fbc e la nascita del Città di Casale con l’unione di Junior Calcio Pontestura e Stay O’ Party. «Una fusione, fortemente guidata dall’amministrazione e dal sindaco in primis, di due società del territorio (più una terza che si occuperà del settore giovanile) che purtroppo non eredita i titoli di cui sopra e riparte da un gradino più in basso, il campionato di Promozione. Squadre, dirigenti, calciatori e tifosi che, siamo sicuri, metteranno tutto il cuore possibile in questa nuova avventura. Davvero non era possibile lavorare per salvare la squadra dello Scudetto?» si domandano i dem.
Continua la nota: «Peraltro l’amministrazione comunale si era impegnata a suo tempo ad acquistare i titoli sportivi: è stato fatto? Non si è più avuta notizia… Le difficoltà societarie erano note sin da fine 2022: perché si è rinunciato a cercare nuove figure imprenditoriali in grado di rilevare o affiancare la società in difficoltà? Sindaco e giunta di Casale Monferrato, nuovamente, si sono dimostrati incapaci di trovare investimenti per il nostro territorio.
I dirigenti Servetti e Padovano vennero sin da subito portati in palmo di mano dal Sindaco Riboldi e poi rinnegati alle prime difficoltà. Sono ancora facilmente rintracciabili in rete le sue affermazioni: ‘(…) in Servetti e Padovano ho trovato due ottimi interlocutori, di grande onestà’. E poi ancora ‘(…) sono le persone migliori che ho incontrato fin qui in ambito sportivo’».
Città di Casale: i dubbi del Pd
Ma il dubbio principale del Pd sembrerebbe essere riguardo alla fusione delle principali compagini della città: «Siamo sicuri che la fusione in tempi rapidissimi di tre società sia un progetto solido? Grazie alla fusione, il sindaco e l’amministrazione hanno coinvolto tre squadre del territorio, ma a beneficio di cosa? Si tratta di società che già militavano regolarmente nelle proprie categorie, che non ereditano i titoli sportivi del Casale scudettato. In più, la tifoseria risulta ora spaccata.
Non vorremmo che l’azione amministrativa abbia avuto più uno scopo elettoralistico anziché la conservazione della storia nerostellata: una storia di rilievo nazionale. E temiamo che l’ingombrante figura del sindaco abbia scoraggiato l’interessamento di possibili investitori».
«Rileviamo i primi probelmi»
A detta dei dem, si sarebbero rilevati già i primi problemi. «Innanzitutto la fusione di più squadre porta, inevitabilmente, a lasciar fuori dal progetto buona parte di atleti e staff. Questo anche nel settore giovanile. Ragazzi che probabilmente dovranno accasarsi in altre squadre anche al di fuori del nostro territorio, con tutte le difficoltà logistiche del caso, considerando anche la loro minore età.
E in seconda battuta restano i problemi strutturali dello stadio Natale Palli con l’impianto luci obsoleto, la tribuna chiusa da due anni, i bagni in pessime condizioni e quelli femminili non accessibili. A tal proposito, citiamo un passaggio del disatteso programma elettorale di sindaco e amministrazione: ‘Ridare nuova vita allo Stadio Natal Palli con la regola moderna dello Stadio 7 su 7, nuove strutture per Volley, Basket e Tennis. Creazione di due campi da calcio a 5 coperti nel terreno retrostante lo stadio di proprietà comunale per affitto ai privati e struttura di ristoro aperta tutti i giorni negli orari di utilizzo’. Per favore, ora basta propaganda e giuramenti proclamati davanti al sindaco. Casale, e il Casale, meritano di più».