Tra i 5 italiani finalisti al 34° Eucys di Bruxelles anche 3 alessandrini
Due studenti del Sobrero di Casale, uno del Marconi di Tortona, in squadra con NutriBean+
BRUXELLES – L’appuntamento è dal 12 al 17 settembre a Bruxelles. È l’ambizioso traguardo per gli studenti (14-20 anni) selezionati dai National organizers di tutti gli Stati dell’Unione europea e di Armenia, Canada, Cina, Corea del sud, Egitto, Georgia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Usa. Gli italiani sono stati scelti dalla FAST-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche con la manifestazione “I giovani e le scienze”, che si è svolta a Milano dal 18 al 20 marzo 2023.
Tra i tre progetti che rappresentano il nostro paese alla finale Eucys a Bruxelles uno è alessandrino, si tratta di NutriBean+ di Pietro Ciceri, Noemi Marianna Pia dell’IS A. Sobrero di Casale Monferrato (Alessandria) e Davide Lolla dell’IS G. Marconi di Tortona.
La gara
Le invenzioni/prototipi/ricerche dei giovani neo Archimede europei sono in mostra a Bruxelles in una manifestazione aperta al pubblico e coprono i principali contenuti di scienza, ricerca, tecnologia e loro applicazioni. Vengono valutati da 22 esperti che formano la giuria internazionale. I riconoscimenti in palio sono: 3 primi premi da € 7.000, 3 secondi da € 5.000, 3 terzi da € 3.500; ma anche viaggi e borse di studio, opportunità quali poter partecipare alla consegna dei riconoscimenti Nobel a Stoccolma e di fare tirocini presso Centri di ricerca o osservatori astronomici dell’Unione europea.
«I nostri giovani vanno a questa competizione con grandi aspettative – dice Rinaldo Psaro presidente della Fast – In effetti i loro lavori sono molto interessanti e fanno ben sperare».
E in attesa dei risultati dell’appuntamento di Bruxelles la Fast guarda al futuro. L’edizione 2024 di I giovani e le scienze è aperta a candidature e progetti da presentare entro il 2 febbraio; l’esposizione dei giovani inventori 2024 e la premiazione sono previste a Milano in piazzale Morandi 2 dal 16 al 18 marzo.
NutriBean+
Sintesi del progetto. Si assiste da tempo ad un rinnovato interesse per la coltivazione e il consumo di leguminose da granella. Esse, infatti, presentano numerose caratteristiche agronomiche, nutrizionali e ambientali, che rispecchiano i desideri del consumatore e contribuiscono allo sviluppo dei punti chiave della strategia Farm to Fork: un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente che considera gli alimenti in relazione agli effetti sulla salute umana, sull’ecosistema, sulla società e sull’economia. L’Istituto Sobrero di Casale Monferrato e l’Istituto Marconi di Tortona, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari (Disafa) dell’Università di Torino, caratterizzano quattro varietà di cece e altrettante di soia valutando in particolare la produzione/ettaro di granella, la capacità di ritenzione idrica e dell’olio, il contenuto di macronutrienti (proteine, lipidi, fibre, zuccheri) e il potere antiossidante. Il progetto di Noemi, Davide e Pietro evidenzia l’elevata potenzialità della soia e del cece come materie prime adatte ad un impiego alimentare a base di proteine vegetali e ne sottolinea il possibile utilizzo nutraceutico, valorizzando gli attributi ecosostenibili. Nell’ottica di un’economia circolare attenta a trasformare in risorsa gli scarti, sono esaminati quelli di una varietà di soia, che si rivelano una nuova fonte per le farine vegetali per l’apporto proteico e il potere antiossidante.