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    11 Settembre 2023
    ore
    15:36 Logo Newsguard
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    Asl Al, in provincia controlli gratuiti sui funghi raccolti

    Ecco dove e quando recarsi nei vari centri zona

    ALESSANDRIA – Come ogni anno, nel periodo autunnale, l’Asl Al offre all’utenza il servizio di ispezione e certificazione dei funghi raccolti dai cittadini.

    Il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, diretto dal dottor Paolo Merlo, svolge l’attività di controllo sulle specie fungine grazie ai suoi esperti micologi, che sono a disposizione del pubblico per esaminare i funghi raccolti, rilasciando un certificato che attesta la loro commestibilità e ne indica le corrette modalità di consumo. In questo modo si prevengono intossicazioni e avvelenamenti causati dall’ingestione di funghi non commestibili.

    Le prestazioni del Micologo sono gratuite e ad accesso diretto nelle sedi e negli orari indicati per i privati raccoglitori e/o i diretti consumatori.  Da oggi, lunedì 11 settembre, inoltre sarà attivo il servizio di pronta disponibilità a supporto dei medici dei Pronto Soccorso della provincia per i casi sospetti di intossicazione per ingestione di funghi: terminerà il 30 Novembre ed è possibile attivarlo tramite il centralino dell’Asl Al.

    Controlli gratuiti dei funghi: dove e quando

    ALESSANDRIA

    presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione – via Venezia 6 –

    • lunedì dalle 9.00 alle 12.00
    • martedì dalle 13.30 alle 15.30
    • giovedì dalle 13.30 alle 15.30

    CASALE MONFERRATO

    Presso la sede del SIAN in Corso Valentino n. 249

    • lunedì  dalle 9.00 alle 12.00
    • martedì’ dalle 13.30 alle 15.30
    • giovedì dalle 13.30 alle 15.30 

    NOVI LIGURE

    Presso la sede dell’ASL-AL in Via Papa Giovanni XXIII n. 1

    • lunedì dalle 13.30 alle 15.30
    • giovedì dalle 9.00 alle 12.00 

    Le informazioni utili

    Gli esperti Micologi dell’Asl sono disponibili a fornire tutte le informazioni necessarie per consumare i funghi raccolti senza rischi. Ne ricordiamo alcune:

    • Evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi trovati, poiché solo alcune specie sono commestibili. Si evita così di provocare un danno all’ecosistema. I funghi vanno raccolti interi e completi di ogni loro parte (radichetta, bulbo, volva, anello, …) e non in stato di alterazione (ammuffiti, fradici ecc.), ripuliti dal terriccio avendo cura di manipolarli il meno possibile per evitare cambiamenti di colore.
    • I funghi raccolti si trasportano in contenitori rigidi ed aerati (es. cestini di vimini) che consentono un’ulteriore disseminazione delle spore e diminuiscono i fenomeni di compressione e fermentazione dei funghi.
    • Non raccogliere funghi in aree sospette di inquinamento (discariche, bordi stradali, …).
    • Per il riconoscimento della commestibilità dei funghi non affidarsi a metodi empirici come cucchiaino di argento, latte, mollica di pane.
    • Di norma i funghi vanno mangiati sempre ben cotti, da crudi sono scarsamente digeribili se non addirittura velenosi (il comune “chiodino”, Armillariella mellea, risulta tossico se non è prebollito per almeno 15 minuti prima della cottura definitiva) perché contengono tossine termolabili che si degradano al calore di cottura.
    • Non somministrare funghi a bambini, donne in gravidanza o allattamento, a individui con intolleranze alimentari o a farmaci o disturbi a stomaco, fegato, pancreas, senza il consenso del medico.

    Cosa fare in caso di avvelenamento da funghi:

    • Se dopo aver consumato dei funghi insorgono disturbi recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso.
    • Prestare attenzione ai sintomi di malessere e gastroenterici (nausea, vomito, diarrea), a prescindere dal tempo trascorso dal pasto. Le sindromi da intossicazione da funghi possono essere a breve incubazione (sintomi entro 4-5 ore dal consumo), lunga incubazione (sintomi da 6-8 ore fino a 48 ore ed oltre dal pasto).
    • Portare gli avanzi dei funghi disponibili, compresi quelli gettati via in pattumiera, utili ai fini del riconoscimento.
    • Non tentare “terapie” autonome.
    • Non ingerire nulla, soprattutto niente alcolici.

    Gli esperti del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Al forniscono anche alcune raccomandazioni di carattere generale utili a prevenire i rischi ai quali si espongono persone inesperte o anziane inoltrandosi nei boschi in cerca di funghi senza la necessaria cautela e l’attrezzatura adeguata:

    •  scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche;
    • comunicare l’itinerario a qualcuno prima di intraprendere l’escursione;
    • non andare mai da soli;
    • consultare prima della partenza i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche;
    • scegliere l’abbigliamento e l’attrezzatura adatta all’escursione (calzature da trekking, cellulare, lampada e coltello.

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    asl al raccolta funghi
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