La Regione boccia la legge a contrasto del gioco d’azzardo. Duro il Pd
«La destra non può far finta di non sapere che molti fenomeni delinquenziali e di malaffare traggono origine proprio dai luoghi fisici in cui si sviluppa il gioco d'azzardo»
CASALE – Parla di «Brutta notizia» il Pd di Casale nel commentare la recente bocciatura, da parte del Consiglio Regionale Piemontese, della proposta di legge di iniziativa popolare sul contrasto al gioco d’azzardo patologico, «che aveva raccolto più di 12.000 firme ed era stata sottoscritta da numerosi consigli comunali delle Città del Piemonte, preoccupati dei devastanti risvolti che la Legge Regionale approvata negli anni scorsi dalla Giunta Cirio provoca sotto il profilo della legalità e della salute».
Il j’accuse al centrodestra è netto: «C’è stata totale indifferenza da parte della maggioranza di destra verso la massiccia mobilitazione dal basso, che ha coinvolto negli anni singoli cittadini e decine di associazioni, di ambito sanitario, sociale e della legalità, volta a ripristinare norme di buon senso a contrasto del gioco d’azzardo e dell’illegalità. La destra può essere indifferente al dolore e all’impoverimento delle famiglie delle persone affette dalla patologia del gioco d’azzardo, purtroppo in costante incremento, come attestano i dati forniti dalle strutture Sanitarie e non smentibili. Ma noi non smetteremo di denunciare questa situazione e continueremo la nostra opera di sensibilizzazione. La destra non può far finta di non sapere che molti fenomeni delinquenziali e di malaffare traggono origine proprio dai luoghi fisici in cui si sviluppa il gioco d’azzardo, in taluni casi ubicati, forse volutamente, nelle vicinanze di scuole, oratori, luoghi frequentati da giovani e giovanissimi. Forse la destra piemontese non sa quale tipologia di “soggetti” frequenta abitualmente questi luoghi? Se non lo sa, interroghi al riguardo le Forze dell’Ordine. Tale tipologia di attività economiche devono essere regolate per non nuocere alla salute e al benessere della popolazione. Non si può lucrare sulla pelle delle persone più vulnerabili».
«Basta slogan»
Prosegue la nota dei dem casalesi: «Non solo: a chi, a parole, predica la sicurezza e dichiara di avere a cuore la sicurezza dei cittadini e delle persone perbene, occorre chiedere conto del “perchè” si è dato corso a una Legge Regionale sul gioco d’azzardo così scellerata. Ed anche del “perchè” non si è accolta e fatta propria la proposta di legge popolare e di tanti Comuni volta a mitigare gli impatti negativi della stessa Legge sulla salute dei cittadini e sulla sicurezza delle persone. E parlano di sicurezza… ma di quale sicurezza stiamo parlando? Forse è ora di smetterla di parlare per slogan e invece cominciare a badare ai veri problemi, e seri, delle persone».