Deambrogio (Prc) contro gli striscioni di CasaPound
L'appello allo scioglimento e anche una stoccata alla premier
CASALE – «Nelle scorse ore – ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale del Prc per il Piemonte e la Valle d’Aosta – a Casale Monferrato sono stati affissi manifesti di CasaPound inneggianti al blocco navale immediato contro l’arrivo dei migranti. Il sostanziale invito alla coerenza è indirizzato alla presidentessa del consiglio (Giorgia Meloni ndr), che per anni lo aveva proposto. Si tratta di una misura contraria alla legislazione vigente e oscena dal punto di vista umano. Come è facile vedere la rincorsa a destra non ha termine e le espressioni più brutali di neofascismo non temono certo di riferirsi alle persone migranti come carne da cannoniere».
Prosegue Deambrogio: «Credo che ormai da tempo non sia più tollerabile la presenza organizzata di gruppi come CasaPound sul nostro territorio. È infatti del tutto evidente che essi si pongono in patente contrasto con i principi della Costituzione repubblicana: semplicemente essi vanno sciolti a norma di legge».
«Questa azione però non basta a sconfiggere socialmente e politicamente il razzismo, il neo o post fascismo – ha concluso Deambrogio –. Per diversi anni e con governi di diverso colore o tecnici abbiamo assistito a tagli pesanti della spesa sociale e mortificazione dei diritti, sino all’attuale esecutivo Meloni pronto a dare il colpo di grazia alla sanità pubblica. È verso questo tipo di politiche che bisogna fare opposizione: guardare finalmente verso l’alto e non a lato dove ci sono i penultimi e gli ultimi. Le destre, estreme e non, indicano nella migrazione la causa della crisi sociale, ma si guardano bene da fare scelte diverse da quella dell’austerità senza fine, della briglia sciolta alla finanza, della fiscalità premiale per chi già è ricco. L’antifascismo deve saper affrontare anche questo nodo se vuole davvero essere efficace».