Pd: «Amc, un quadro di totale fallimento»
L'intervento del circolo cittadino dei dem
CASALE – Il circolo Pd di Casale torna a stuzzicare l’amministrazione comunale sulla gestione di Amc con una lunga nota.
«Silenzio e confusione: questo ottengono le minoranze, i lavoratori, i sindacati che interrogano l’amministrazione Riboldi sui temi riguardanti Amc – spiegano i dem – Amc: la più importante e strategica “partecipata” del Comune di Casale Monferrato che occupa centinaia di lavoratori, svolge servizi essenziali per la città e il territorio, rappresenta uno snodo finanziario ed economico rilevantissimo nel tessuto sociale monferrino. Eppure la situazione è chiara, ormai da tempo: bilanci non approvati per mancanza di decisioni dell’Amministrazione del Comune di Casale Monferrato (che sveleranno i fallimenti?), strategie annunciate da quasi 5 anni poi modificate, riproposte con consulenze strapagate, nuovamente cambiate, forzate e poi cancellate in favore di una totale paralisi ad ormai poco più di 6 mesi dalle elezioni».
«Un quadro di totale fallimento»
Proseguono i dem: «Ancora: lavoratori qualificati che abbandonano l’azienda in un “fuggi fuggi” preoccupante per approdare, in alcuni casi eclatanti, in aziende concorrenti del libero mercato; agitazioni dei dipendenti dei servizi della distribuzione gas, idrico e trasporti, preoccupati del loro futuro; per non parlare dei “pasticci” riguardanti il consorzio idrico. Un quadro di totale fallimento: eppure, il silenzio regna sovrano, oltre la vuota propaganda».
Va avanti la nota: «Ma sarà davvero così? Oppure la verità è che il sindaco e la sua giunta, ormai strozzati da spese e politiche che non riescono più a sostenere economicamente, senza sapere come uniformarsi alle necessità di rinnovo e revisione di contratti scaduti e del tutto fuori mercato (che rischiano di far fallire la società che un tempo era il gioiello del Comune), cercheranno di scaricare i loro debiti su Amc oppure di risanarli vendendo a privati quota parte di Energica, o dei servizi di trasporto o di quelli di distribuzione?».
Colpo di scena in arrivo?
«Da mesi richiediamo una risposta che non arriva; confidiamo di non doverci trovare ad affrontare l’ennesimo colpo di scena “Riboldiano” che senza nessun confronto con alcuna parte (siano essere le minoranze in consiglio comunale, i lavoratori o gli altri Comuni soci) tenterà all’ultimo momento di salvarsi la faccia con una svendita dei patrimoni aziendali? Ci piacerebbe pensarlo impossibile, ma i fatti parlano chiaro: come nel caso della creazione del Consorzio Idrico, mai specificato nei documenti obbligatori di programmazione preventiva del comune (DUP), ma realizzato pressoché di nascosto, senza confronti ed in fretta e furia. Auspichiamo rapide ed esaustive risposte sui temi sopra indicati, che poniamo ormai da molti mesi e che stanno a cuore alla Cittadinanza tutta, in attesa come noi. Ci auguriamo di non dover assistere alla distruzione di quel poco che ancora funziona nella nostra Città: sarebbe difficile liberare il campo da altre “macerie”. Noi ci siamo».