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    La manifestazione di Me.dea dedicata a Narges Mohammadi e a tutte le donne resistenti
    Società
    Mimma Caligaris  
    24 Novembre 2023
    ore
    06:16 Logo Newsguard
    25 novembre

    Con Me.dea in piazza. Per il cambiamento, contro la violenza

    Domani, alle 11, sotto i portici di piazza Garibaldi, per "Le donne resistenti". Installazione con scarpe rosse

    ALESSANDRIA –  La storia dell’emancipazione e dell’empowerment delle donne è racchiusa in una parola, “cambiamento”.

    Perché cambiare la mentalità, e la società, è la strada che portata alla parità, al rispetto, a sradicare la violenza dalla quotidianità.  E “cambiamento” è la parola scelta  da Me.dea  per il 25 novembre, per i 16 giorni di mobilitazione, per i 365 che seguiranno, perché la violenza maschile sulle donne non è più solo una emergenza sociale. È diventato un problema endemico di questo Paese, figlio di una cultura androcentrica e alimentato con atteggiamenti, pregiudizi e stereotipi.
    «C’è la necessità di cambiare, ce lo dicono  le cifre del 2023  non ancora finito. Eppure, sul territorio provinciale – sottolinea Sarah Sclauzero, presidente di Me.dea – gli accessi ai due centri antiviolenza, ad Alessandria e Casale, sono aumentati del 25 per cento: già 205 a oggi, mentre nel 2022 nello stesso periodo erano stati 163. Non possiamo abbassare la guardia, la violenza di genere resta  molto diffusa nella nostra società e sul territorio”.
    Aumentano le richieste di aiuto “e tutte noi sentiamo di essere responsabili verso chi ha avuto la forza di denunciare e chi ancora non riesce a trovarla. Nel nostro 25 novembre, come ogni giorno, vogliamo dare voce a tutte loro. E chiedere alla società una svolta non più procrastinabile. Il 25 novembre è l’occasione per fare un pezzo di strada in più, agire e alzare la voce contro la violenza maschile sulle donne».
    Le rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re., di cui Me.dea fa parte sostiene che “la violenza maschile sulle donne ha basi ideologiche e culturali radicate, alimentato da atteggiamenti e credenze introiettate”, Per questo non basta reprimere: è necessaria una profonda trasformazione culturale per combtterla in modo efficace

    Flashmob per chi resiste

    Nel capoluogo e in tutta la provincia molti eventi in cui Me.dea è coinvolta, come la vendita delle Clementine antiviolenza, di Confagricoltura Donna con Soroptimist, con possibilità di prenotare le confesioni allo 0131 43151.2, mentre ad Acqui ci sarà una vendita domenica, dalle 10 alle 18, al gazebo in corso Italia.
    L’associazione dà appuntamento a sabato 25 , alle 11, sotto i portici di corso Roma (angolo piazza Garibaldi) per il flashmob dedicato alle ‘donne resistenti’, in lotta in ogni angolo del mondo.
    In particolare a Narges Mohammadi, attivista iraniana Premio Nobel per la pace ancora incarcerata e in sciopero della fame, nel carcere di Evin, a nord di Teheran, per protestare  contro le condizioni carcerarie e la mancanza di cure mediche. Ci saranno contributi, letture e una installazione con scarpe rosse, simbolo dell’impegno contro la violenza di genere. L’invito è a indossare, tutte e tutti, qualcosa di rosso.

     

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    associazione Me.dea Centri antiviolenza donne resistenti givd23 Narges Mohammadi
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