Vespa e Monferrato: terza tappa Grazzano Badoglio
Dopo l’incanto di Vignale Monferrato, la nostra Vespa è pronta a ruggire di nuovo, portandoci lungo le strade del Monferrato verso la nostra prossima destinazione: Grazzano Badoglio. Sebbene la distanza tra i due borghi sia di soli 10 km, il percorso promette di essere ricco di sorprese e meraviglie.
Mentre ci avviciniamo a Grazzano Badoglio, le colline del Monferrato si svelano in tutta la loro maestosità. E, come se la natura e il paesaggio non fossero abbastanza affascinanti di per sé, lungo la strada ci imbattiamo in sorprese inaspettate: le Big Bench. Queste panchine giganti, colorate e posizionate in punti panoramici, offrono non solo un luogo di sosta, ma anche una prospettiva unica sul paesaggio circostante. Sono opere d’arte a cielo aperto, che invitano i viaggiatori a fermarsi, a riflettere e, perché no, a scattare una foto ricordo.
Ma le sorprese non finiscono qui. Mentre percorriamo le strade, ci imbattiamo anche nelle sculture di “Terre Emerse”, che emergono dal terreno come testimoni silenziosi della connessione tra l’arte e la natura. Queste opere, integrate perfettamente nel paesaggio, ci ricordano la profonda relazione tra l’uomo e la terra, e l’importanza di preservare e valorizzare questi luoghi.
E finalmente, dopo un viaggio che ha stimolato i nostri sensi e arricchito la nostra anima, arriviamo a Grazzano Badoglio. Questo borgo, con la sua storia e le sue tradizioni, ci accoglie a braccia aperte, promettendo di regalarci nuove storie e nuove emozioni.
Grazzano Badoglio non è sempre stato conosciuto con questo nome. La sua storia si intreccia con le antiche civiltà e le figure storiche di rilievo. Nonostante oggi lo conosciamo con questo nome, in origine era chiamato Grazzano Monferrato. Solo nel 1938, in onore del maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, orgoglio di questo luogo, il borgo ha assunto la sua attuale denominazione.
Ma la storia di Grazzano non inizia con il maresciallo Badoglio. Le sue radici si estendono molto più indietro, fino ai tempi dell’antica Roma. Infatti, il nome “Grazzano” potrebbe derivare da “Gratis” o “Gratianus”. Quest’ultimo, secondo le leggende locali, era uno schiavo romano che, una volta ottenuta la libertà, scelse di stabilirsi proprio in queste terre. Gratianus non era un semplice ex schiavo; aveva un talento particolare nella produzione di essenze profumate, che divennero presto ambite dai nobili romani. Grazie a questa abilità, riuscì a creare una vita prospera a Grazzano, contribuendo alla ricchezza culturale e storica del borgo.
Il cuore pulsante di Grazzano Badoglio è senza dubbio l’Abbazia aleramica. Fondata nel 961 da Aleramo I di Monferrato, questa antica struttura ha visto passare secoli di storia tra le sue mura. Affidata ai Benedettini, l’abbazia ha mantenuto la sua importanza per oltre quattro secoli. Oggi, ciò che rimane dell’originale costruzione romanica è la torre campanaria, il porticato della vecchia casa parrocchiale, il chiostro e l’abside ottagonale. La chiesa attuale, dedicata ai santi Vittore e Corona, è un testimone silenzioso dei numerosi rimaneggiamenti e ristrutturazioni avvenuti nel corso degli anni.
Mentre ci muoviamo tra le strade di Grazzano Badoglio, ogni angolo, ogni pietra e ogni edificio raccontano storie di tempi passati. La Vespa, con il suo ronzio caratteristico, sembra quasi dialogare con l’eco della storia, creando un’atmosfera magica.
Mentre le colline del Monferrato si estendono davanti a noi, la tendenza del turismo moderno ci ricorda l’importanza di luoghi come Grazzano Badoglio. Questi angoli nascosti d’Italia, lontani dal trambusto delle grandi città e dalle mete turistiche affollate, offrono un rifugio per l’anima e un viaggio nel tempo. La Vespa, con il suo ronzio familiare, ci guida attraverso strade che raccontano storie antiche, facendoci apprezzare la profondità e la ricchezza del patrimonio culturale e storico di questi luoghi.
In questo viaggio, ogni tappa ha il suo fascino unico, e Grazzano Badoglio non fa eccezione. Qui, il tempo sembra essersi fermato, permettendo ai visitatori di immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, dove ogni pietra e ogni angolo raccontano storie di epoche passate. Mentre la nostra Vespa si riposa, pronta per la prossima avventura, ci soffermiamo a riflettere, grati per le meraviglie che il Monferrato ci ha svelato.
Ma il viaggio non finisce qui. La prossima tappa ci porterà a Olivola, un altro gioiello nascosto a soli 7 km da Grazzano. E per coloro che desiderano unirsi a noi in queste esplorazioni, vi invitiamo a consultare le nostre escursioni qui . E presto, avrete anche l’opportunità di unirvi a noi in Vespa, per vivere queste avventure da una prospettiva completamente nuova. Continuate a seguirci, il viaggio nel cuore del Monferrato continua. Cruising tra le colline e oltre, segui le avventure di Viagginvespa e lasciati ispirare da ogni curva del viaggio.